Asilo Comerio, il passo indietro del Comune: “Aperto fino al 2015″

Durante il consiglio comunale l’assessore Claudio Fantinati assicura che “lo spostamento dell’asilo ci sarà, ma solo dal settembre 2015” anche se i verbali della giunta affermano ben altro e le stesse indicazioni date ai genitori sarebbero diverse.

Sono state bollate come «voci prive di un qualunque fondamento» quelle che in queste giorni hanno riportato la notizia dell’imminente chiusura dell’Asilo Comerio e lo spostamento in massa dei 29 bambini inseriti in quella struttura. E’ stato l’assessore all’istruzione, Claudio Fantinati, ad effettuare una lunga relazione in Consiglio Comunale sui grandi movimenti nel settore educativo davanti ad una dozzina di genitori della scuola in liquidazione. 

«Non è vero che abbiamo intenzione di chiudere questa scuola -spiega l’assessore- e non è vero che i ragazzi saranno spostati in massa». La soluzione su cui gli uffici stanno lavorando sarebbe infatti quella di «bloccare da subito le iscrizioni ma continuare per tutto il prossimo anno scolastico ad occupare quella struttura in maniera "dinamica", alternando zone di cantiere a quelle dove svolgere l’attività educativa». I lavori di ristrutturazione dell’edificio sarebbero infatti necessari per permettere dall’anno scolastico successivo (2015/2016) di trasferire lì la scuola Bianca Garavaglia e questo spostamento è l’unica certezza di questa vicenda. 
Se infatti l’assessore assicura di stare lavorando in questa direzione, il verbale 49 delle deliberazioni della giunta comunale (qui il documento completo) afferma testualmente:

Di trasferire dal prossimo anno scolastico 2014/2015 e fino ad esaurimento degli attuali iscritti, mantenendone la continuità educativa, l’Asilo Nido Comerio presso lo spazio attiguo all’Asilo Nido Rossini sito in Via Salgari, spazio già in possesso di autorizzazione al funzionamento.

Una circostanza, quella dell’immediato trasferimento, che ai genitori è stata confermata anche da una riunione con i dirigenti dell’ufficio educazione del Comune. Anzi: «Siamo stati proprio noi a proporre questa soluzione alternativa» spiega una mamma. In qualunque modo sia andata, comunque, con queste rassicurazioni i genitori tirano un sospiro di sollievo ma ora bisognerà aspettare qualche conferma scritta nero su bianco. O un nuovo colpo di scena.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 27 Marzo 2014
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