Bike sharing, Brugnone contro l’amministrazione: “Manca una visione”

Parte dal caso dei costi delle biciclette pubbliche il segretario dei giovani democratici per criticare l’amministrazione comunale. "Spendere soldi su spot senza valutare la reale ricaduta sul territorio? E’ questa la buona amministrazione?” si chiede retoricamente

Massimo Brugnone è partito dall’inchiesta di VareseNews sul costo del servizio di bike sharing per criticare la gestione del servizio delle bici pubbliche in città. "Se il Comune comprasse una bici nuova ad ogni singolo utente più o meno spenderebbe la stessa cifra" scrive il segretario bustocco dei giovani democratici accusando poi che "si è voluto creare un sistema di bike-sharing per copiare la grande Milano senza prima percepire il bisogno della nostra Busto Arsizio. Un’azione pubblicitaria e basta". Secondo Brugnone "Il bike-sharing funziona se prima incentiviamo l’educazione ad un nuovo tipo di mobilità sostenibile, se coinvolgiamo la città nello studiarne i vantaggi, se costruiamo delle vere piste ciclabili e solo infine se mettiamo a disposizione dei cittadini le bici, magari aumentando le postazioni e non lasciandole a km e km di distanza". L’attuale servizio in città viene dunque definito "uno spot" e a fronte di questa situazione Brugnone si chiede retoricamente se "è questo che vuol dire amministrare una città? Spendere soldi su spot senza valutare la reale ricaduta sul territorio?".
Uno spunto che porta il neo eletto segretario della sezione giovanile del Partito Democratico a criticare in toto l’azione dell’amministrazione dal momento che "amministrare vuol dire ascoltare i bisogni dei cittadini, farli partecipare nelle scelte politiche e guidarli in una visione più alta per una città migliore". Secondo Massimo Brugnone "alla nostra politica cittadina mancano due capisaldi: educazione e partecipazione. Educare, fare cultura, far crescere e sentire un bisogno come proprio. Dopo di che trasformare quel sentire in partecipazione nelle scelte programmatiche. Passaggio successivo: creare le condizioni. Finale: mettere a disposizione il servizio".

 

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 17 Marzo 2014
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