Castiglioni replica: “Non esiste un sistema di fondi neri attraverso appalti pubblici”

La vicenda di che trattasi è estremamente delicata ed assai più complessa di quanto non appaia dagli stralci di una sentenza erronea, che sarà oggetto di impugnazione. Non corrisponde innanzitutto al vero quanto asserito in ordine alle presunte strumentalizzazioni di contratti di appalto o subappalto, utilizzati quali "sistemi di autofinanziamento": non esiste alcuna anomalia nei contratti che sono stati oggetto di vaglio dibattimentale, minuzioso e dettagliato; l’interpretazione che viene fornita è indotta dalle asserzioni che, lungi dal costituire corretta esegesi delle risultanze processuali, costituisce evidente distorsione valutativa.

Non veridica è pure l’affermazione secondo la quale Castiglioni srl si sarebbe avvalsa di società fittizie, gestite da prestanome: l’istruttoria dibattimentale ha consentito di accertare, al di là di ogni possibile dubbio, che i subappaltatori erano società assolutamente regolari, che hanno correttamente operato, emettendo fatture che sono state oggetto di minuzioso e puntuale riscontro probatorio: anche in questo caso le asserzioni contenute nell’articolo, costituiscono distorta ricostruzione di un quadro oggettivo di trasparente regolarità.

E’ del tutto destituito di fondamento quanto assunto in ordine a sottofatturazioni o altre irregolarità: anche sotto questo profilo i testi escussi hanno recisamente smentito ogni possibile anomalia, confermando la completa regolarità documentale della vicenda. Correlativamente sono da ritenere non corrispondenti al vero le supposizioni in ordine ad indicazioni fittizie e finalizzate all’abbattimento dell’utile: ogni criticità di natura tributaria è stata da mesi regolarizzat, talchè grtauite e destituite di ogni fondamento si appalesano le indicazioni fornite nell’articolo in oggetto.