I lavoratori Coopservice scioperano contro la riduzione delle ore

La lotta delle lavoratrici e dei lavoratori di Coopservice che si occupano delle pulizie all’ospedale di Busto Arsizio prosegue con un gioco al rialzo. Ieri (lunedì) buona parte dei 66 dipendenti impegnati nel nosocomio bustocco hanno incrociato le braccia per un’intera giornata rivendicando – ancora una volta – contro la riduzione degli orari di lavoro e contro la corrispondente decisione di ricorrere agli straordinari da parte della società. Eugenio Busellato dell’Al Cobas Cub commenta così il muro contro muro: «Siamo qui per la mancanza di volontà da parte della coopservice di ascoltare quello che dicono un terzo dei loro dipendenti che non hanno firmato la riduzione dell’orario di lavoro – e racconta di un mobbing velato nei loro confronti – per questo motivo vengono spesso trasferiti in altri ospedale per lavori di un solo giorno nei quali con la paga che prendono siamo a livelli di rimboso spese».

Effettivamente si tratta di lavoratori che guadagnano cifre piuttosto basse perchè lavorano 20 ore a settimana e la retribuzione oraria è piuttosto bassa. «Non capiamo perchè a fronte di una riduzione dell’appalto da parte dell’ospedale di una percentuale del 10% si arrivi a tagliare le ore per più del doppio e poi si assumano lavoratori interinali per sopperire alle mancanze» – prosegue Busellato che spiega tutto con il fatto che il lavoro è rimasto lo stesso come qualità e come quantità. Il sindacato, che chiede anche il consolidamento delle ore dei dipendenti del settore logistica, auspica che la dirigenza della cooperativa (in realtà un gigante da 12 mila dipendenti in tutta Italia) non continui con l’atteggiamento vessatorio.