Incendio, l’inchiesta si allarga. Sequestrato un server

Il caso dello stalliere che ha appiccato un rogo all'ippodromo. La procura sta cercando di acquisire dei documenti amministrativi andati a fuoco nel rogo di giovedì notte per vederci chiaro

Il caso dell’incendio all’ippodromo potrebbe essere archiviato con la confessione dello stalliere tedesco. E invece, nonostante Thomas L., 53 anni, abbia affermato di aver bruciato gli uffici e la club house agendo di sua spontanea ed esclusiva volontà, la procura sta cercando anche altre strade investigative, evitando di appiattirsi solo sulla versione fornita agli inquirenti dallo stalliere. I riscontri sono finora concordanti ma più che l’identità del piromane, è il movente a non essere ancora del tutto chiaro. E’ per questo che il pm Annalisa Palomba ha fatto sequestrare dalla polizia un server, scampato al rogo di giovedì notte, e che una dipendente si era provvidenzialmente portata a casa per poterlo conservare. Dentro quel computer, secondo gli investigatori, va verificato che documenti vi siano. Ma soprattutto, sembra che la procura stia cercando di avviare una verifica a più largo raggio e stia cercando tracce dei documenti amministrativi andati a fuoco nel rogo di giovedì notte.

In realtà in questa fase la squadra mobile e il magistrato non ipotizzano alcunché, piuttosto vogliono andare un po’ più a fondo e capire se vi possano essere degli incroci investigativi tra il gesto inconsulto di un povero stalliere esasperato dal fatto che lui e i cavalli erano rimasti al freddo dopo il taglio del riscaldamento, e i problemi economici della società di gestione dell’ippodromo. Il perito nominato dal pm, l’ingegnere forense Massimo Bardazza, ha anticipato che l’incendio doloso si è concentrato in particolare in una sala, tra l’altro proprio dove Thomas ha affermato di aver appiccato il fuoco. Uno dei punti controversi sarebbe però l’oggetto dell’attentato incendiario: gli investigatori vogliono capire come mai, lo stalliere che si è autoaccusato dell’incendio, per esprimere la sua vendetta contro i gestori dell’ippodromo, abbia deciso di dare fuoco a una sala computer, danneggiando tra l’altro i lavoratori.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 04 Marzo 2014
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