L’industria varesina alla sfida della “Sabatini Bis”
In ballo c’è un plafond di 2,5 miliardi di euro della Cassa Depositi e Prestiti a sostegno degli investimenti delle piccole e medie imprese
Il tempo è denaro. Soprattutto quando ci sono in ballo 2,5 miliardi di euro di finanziamenti alle pmi per l’acquisto di macchinari, impianti e attrezzature che la “Sabatini Bis” mette in campo premiando, non solo i progetti migliori, ma anche quelli più veloci nel presentare le richieste. Le imprese, infatti, avranno diritto alle agevolazioni solo nei limiti delle disponibilità finanziarie, con le domande che saranno prese in esame seguendo l’ordine cronologico. Anche per questo l’Unione degli Industriali della Provincia di Varese ha cercato di battere sul tempo i dubbi degli imprenditori organizzando uno dei primi appuntamenti di informazione sul territorio messi in programma su questi nuovi incentivi che si apriranno alle aziende a partire dalle ore 9 di lunedì 31 marzo.
"Nuovo credito alle imprese: Sabatini Bis e bonus fiscale per la ricerca": questo il titolo dell’incontro che si è svolto ieri nella sede di Gallarate dell’Unione Industriali, con il quale si è aperta la stagione 2014 del ciclo “Approfondimenti di finanza per l’impresa”. Eventi mirati che hanno l’obiettivo di formare e informare gli imprenditori ed i loro collaboratori sugli strumenti finanziari idonei per affrontare la gestione quotidiana delle imprese, in un momento congiunturalmente difficile e nel quale proprio il rapporto con il credito rappresenta uno dei maggiori motivi di preoccupazione. Convegni dall’approccio pratico ed operativo che si avvalgono della collaborazione di docenti universitari e di rappresentanti di istituzioni finanziarie di prestigio e che, nelle edizioni 2012 e 2013, hanno registrato più di 530 presenze.
Una quarantina quelle che si sono date appuntamento ieri per prendere appunti sulla tanto attesa “Sabatini Bis”. Uno strumento di supporto agli investimenti del sistema produttivo che, secondo le stime del Ministero dello Sviluppo Economico, riguarderà tra le 15mila e le 16mila imprese. Le risorse di 2,5 miliardi di euro sono state costituite presso la Cassa Depositi e Prestiti e sono a disposizione delle banche e degli intermediari finanziari che le potranno utilizzare per concedere alle Pmi, fino al 31 dicembre 2016, finanziamenti di importo compreso tra i 20mila euro e i 2 milioni per investimenti. Quali? “Quelli in macchinari, impianti, attrezzature, hardware, software, tecnologie digitali”, come spiegato agli imprenditori varesini Alberto Bolzoni, consulente della SPI – Servizi e Promozioni Industriali Srl, la società di servizi alla imprese dell’Unione Industriali.
Gli investimenti dovranno essere destinati alla creazione di una nuova unità produttiva, all’ampliamento di una già esistente, alla diversificazione della produzione, al cambiamento fondamentale del processo di produzione e dovranno essere avviati successivamente alla presentazione della domanda di accesso all’agevolazione.
A beneficiarne potranno essere le Pmi che hanno sede in Italia, che non sono in liquidazione o sottoposte a procedure concorsuali, che non hanno ricevuto e non rimborsato aiuti illegali, che non siano in difficoltà. Escluse esplicitamente, invece, le aziende dell’industria carboniera, quelle delle attività finanziarie e della fabbricazione di prodotto di imitazione o di sostituzione del latte o dei prodotti lattiero-caseari.
Alle imprese che verrà riconosciuto il finanziamento andrà un contributo pari all’ammontare complessivo degli interessi calcolati al tasso del 2,75% su un piano convenzionale di ammortamento, a rate semestrali e della durata di cinque anni e d’importo corrispondente al finanziamento. Nota importante: è prevista la garanzia sull’80% del finanziamento rilasciata dal Fondo Centrale di Garanzia.
Le domande dovranno essere redatte in bollo, firmate digitalmente e inviate tramite Posta elettronica Certificata alla Pec della Banca o dell’intermediario finanziario a cui si appoggia l’impresa. «L’elemento tempo – spiega Marco Crespi, responsabile dell’Area Finanza e Agevolazioni dell’Unione Industriali – potrebbe essere fondamentale. Si parte alle ore 9 del 31 marzo, con le disponibilità finanziarie messe in campo dalla Sabatini Bis che saranno assegnate in ordine cronologico. Vincono dunque i più veloci e, proprio per questo, abbiamo voluto essere tra i primi ad organizzare un incontro come questo: di informazione alle aziende, rimanendo a loro disposizione per qualsiasi necessità o chiarimento. L’obiettivo è far sì che dei 2,5 miliardi in gioco, arrivi al sistema produttivo locale la quota più ampia possibile».
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