“L’ortopedia di Varese, un reparto di eccellenza che non serve…”
Un lettore solleva il problema delle liste d'attesa al reparto dell'ospedale di Circolo. Il primario Cherubino: «La Regione non ha ancora deciso che tipo di ospedale è quello di Varese»
«Cari amici di VareseNews, per favore potete sensibilizzare l’opinione pubblica parlando dei mesi di attesa necessari per un intervento nel reparto di ortopedia del Circolo? Abbiamo grandi medici. …ma se non possono fare il loro lavoro al meglio a che servono? I pazienti sofferenti sono costretti a mesi di sofferenze prima di essere chiamati per il ricovero… Grazie per la vostra attenzione e buon lavoro».
Una lamentela che capita spesso, una critica che si muove all’ospedale cittadino, un’eccellenza quasi impossibile da raggiungere. Il primo a essere deluso è il primario della clinica ortopedica Paolo Cherubino: « Finchè la Regione non avrà deciso la vocazione di questo ospedale, navigheremo sempre in questo modo. Lo scorso anno abbiamo lavorato per cinque mesi con 11 letti aperti. In agosto avevano 23 nostri pazienti smistati in altri reparti. Abbiamo un trauma center che non ha gli estremi per poter compiere il proprio dovere».
Eppure l’ospedale di Circolo dovrebbe essere nel cuore di molti politici influenti: « Abbiamo il governatore Maroni, l’assessore alla Famiglia Cantù, il presidente della commissione sanità Rizzi, il presidente del consiglio regionale Raffaele Cattaneo. Sono tutti varesini ma le condizioni di questa azienda sono precarie. Manca un’organizzazione e la definizione della nostra mission».
Il problema rimane sempre la definizione dei carichi di lavoro: « Secondo i parametri ministeriali, la nostra clinica ortopedica è la terza migliore in Italia per tempi di intervento per le riduzioni dei traumi del femore. Abbiamo altissime percentuale di interventi entro le 48 ore. Questo è grazie alla nostra peculiare organizzazione di reparto. Ma non si riesce a pianificare adeguatamente per rispondere ai problemi della cittadinanza: le ortopedie di Luino e di Cittiglio fanno quasi lo stesso numero di interventi del Circolo pur lavorando sui 5 giorni. Hanno un’equipe medica di 9 specialisti contro i nostri 11. Però qui arrivano tutte le criticità che dobbiamo gestire pur con tutti i problemi, le mancanze e le lacune che quotidianamente si riscontrano. Ora , agli attuali 18 posti letto, se ne vorrebbero aggiungere 8 di ortopedia geriatrica: non è ben stato definito, però, il tipo di paziente che ci arriverà».
Dopo tante battaglie il professor Cherubino è sfiduciato: « La Regione è immobile. Tutto è fermo, drammaticamente fermo…».
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