La svolta 2.0 per la cooperazione internazionale
Ong 2.0, progetto che nasce da Focsiv, Cisv e altre 18 ong per dare vita a una nuova generazione di cooperatori capaci di vivere il web, collaborare e coordinarsi in rete, lancia un appello
Telemedicina, applicazioni per l’agricoltura, droni per le emergenze, big data… ma anche social business e sharing economy stanno ridisegnando le relazioni tra paesi. Mentre sempre più imprese italiane incominciano a delocalizzare in Africa, il Sud del mondo si scopre, in molti casi, più avanti di noi nell’uso creativo della tecnologia e dei nuovi sistemi di economia sociale. In particolare quella che passa dai cellulari, come succede proprio in Africa, secondo mercato mondiale di telefonia mobile (subito dopo l’Asia) e primo per tasso di crescita.
Così i vecchi schemi dell’aiuto allo sviluppo appaiono sempre più superati, mentre diventa possibile coinvolgere le popolazioni rurali attraverso semplici sms, attuare scambi economici attraverso i social network o mappare in tempo reale situazioni di crisi con software gratuiti e open source.
Ong 2.0, progetto che nasce da Focsiv, Cisv e altre 18 ong per dare vita a una nuova generazione di cooperatori capaci di vivere il web, collaborare e coordinarsi in rete, lancia l’appello “Come immagini la cooperazione internazionale di domani?” per raccogliere idee proposte esperienze e progetti per l’utilizzo delle nuove tecnologie e delle metodologie social nella cooperazione internazionale. E propone tre scenari di futuro:
2015: nei dispensari del Kenya i medici stampano in 3D le medicine per la popolazione, 2018: gli open data sono una realtà consolidata, le organizzazioni sono connesse e tutti i dati della cooperazione sono disponibili in banche dati open source.
2020: tutti possono essere maker della cooperazione interagendo da ogni parte del pianeta per creare microprogetti reticolari e risolvere i problemi del pianeta.
Solo fantasie? No, tutto questo è possibile, fin da subito, seguendo le tre parole chiave di Ong 2.0: informazione, formazione e sperimentazione.
Senza idealizzare, ma sapendo contestualizzare la tecnologia in precise metodologie di progettazione, come si spiega in questo approfondimento
E tu, come immagini la cooperazione di domani? Puoi rispondere sul form della nuova piattaforma di Ong 2.0 oppure con un tweet, una foto o un post su Facebook e su Google Plus utilizzando l’hashtag #cooperazionefutura
Qui è possibile consultare il programma formativo previsti per il primo semestre del 2014. Qui consultare le storie e le esperienze selezionate nel tempo dal team di Ong 2.0.
Nel 2013 ha registrato 1.294 download dell’ebook “Strumenti e strategie social per il non profit”, 55mila visitatori unici sul sito di VpS, più di 7mila fan sulle due pagine Facebook, 2.831 follower su Twitter, 850 partecipanti ai corsi.
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