Un ulivo e una targa per ricordare il giusto Habermann
Busto ricorda il suo concittadino, nato in Ungheria, che negli anni della Seconda Guerra Mondiale salvò numerose vite di ebrei grazie ad una rete clandestina. Nonostante la persecuzione lavorò gratis per l'ospedale cittadino
La città di Busto Arsizio ha dedicato un ulivo e una targa alla memoria in onore di Aladar Habermann, medico ungherese, che visse a Busto Arsizio, ebreo convertito, che durante la Resistenza mise in salvo decine di ebrei e perseguitati politici. Il ricordo è avvenuto questa mattina (giovedì) nell’aiuola dell’ospedale dove il dottor Habermann dal 1933 al 1939 prestò servizio volontario occupandosi soprattutto dei più poveri, un’attenzione ai più bisognosi che ha caratterizzato tutta la sua vita. A Busto Arsizio ci arrivò dopo un breve periodo in Ungheria, cacciato dal regime del dittatore filonazista Horty, e qui cominciò ad esercitare la sua professione convinto che Mussolini avesse mantenuto fede alla promessa di non perseguitare gli ebrei. A partire dal ’38, con l’entrata in vigore delle leggi razziali, cominciarono i problemi anche a Busto. Estromesso dall’ospedale, nonostante la conversione al cattolicesimo e all’unione matrimoniale con Rosa De Molli, dovette ingaggiare una battaglia legale col Ministero della razza per poter rimanere in Italia. La sfida, ingaggiata anche dalla moglie, venne vinta nel ’41 quando fu riabilitato con pieni diritti civili mentre, grazie ad una rete clandestina, riuscì a mettere in salvo numerosi ebrei dalla deportazione. Il dottor Habermann continuò a cercare il figlio avuto con la prima moglie, Tamàs, ma scoprì che fu sterminato insieme a tutto il resto della famiglia (tranne la sorella di Aladar, Irene, unica sopravvissuta, ndr), nonostante questo continuò a sperare almeno fino agli anni ’50 di poterlo ritrovare in Russia. A Busto continuò a lavorare ed ebbe una seconda figlia con la seconda moglie, Anna Maria anche lei presente questa mattina alla cerimonia. Morì nel 1974. Una storia importante quella del dottor Habermann che ora trova un giusto riconoscimento proprio davanti a quell’edificio che lo ha visto salvare la vita a molti bustocchi.
TAG ARTICOLO
La community di VareseNews
Loro ne fanno già parte
Ultimi commenti
PaoloFilterfree su Vannacci a Varese, sala gremita per il suo attacco frontale: “Von der Leyen? Sembra viva”
Castegnatese ora Insu su Raid vandalico nella tensostruttura di Castronno: rubati i palloni e divelti gli estintori
Bruno Paolillo su Varese e la crisi del commercio: interviene anche Paolo Ambrosetti tra dati allarmanti e la replica del Comune
GrandeFratello su Arrivano i treni Varese-Milano Centrale. Ma solo per due giorni
Massimo Macchi su Tarip, le prime fatture fanno discutere. Coinger: "Una rivoluzione culturale"
PaGi su Si è ribaltato un altro grosso tir, traffico in tilt tra Somma Lombardo e Malpensa lungo la via Giusti
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.