Valentina Arrighetti schiaccia per Unendo Energia

L'annuncio oggi al PalaYamamay: la centrale biancorossa sarà la testimonial del gruppo per iniziative nelle scuole e spot televisivi. L'ad Giuseppe Pirola: "Investiamo in Busto Arsizio e nella pallavolo"

Valentina Arrighetti si lega a doppio filo a Unendo Energia Italiana: è stato annunciato oggi al PalaYamamay l’accordo tra il gruppo milanese, già main sponsor della squadra di pallavolo di Busto Arsizio, e la centrale biancorossa, che vestirà i panni di testimonial dell’azienda almeno fino a fine 2014. Arrighetti, che già compariva sulla carta sconto "Volley Energy Card" distribuita agli abbonati e, come personaggio, nel fumetto "8 secondi", sarà ora protagonista di spot televisivi e di una graphic novel che racconterà il suo cammino verso i Mondiali di settembre, ma soprattutto parteciperà a diverse iniziative sul territorio: primi fra tutti gli incontri con i ragazzi di 14 classi elementari degli istituti Bertacchi e Pontida di Busto Arsizio per promuovere l’utilizzo dell’energia pulita. Tra gli altri progetti ci sono un Summer Camp per giovani pallavolisti e alcune iniziative con finalità benefiche. La presentazione al pubblico della partnership avverrà giovedì 6 marzo al Rosso Food and More di Olgiate Olona, a partire dalle 20, nel corso della serata "Unendo Energia Italiana Live Show".

"Per me è un onore e un piacere collaborare con Unendo – ha dichiarato la giocatrice genovese – con il mio aiuto sarà più facile raggiungere il pubblico, e mi entusiasma soprattutto l’iniziativa con la scuola, perché è mirata a far passare un messaggio giusto che spero darà molti risultati". "Valentina – ha aggiunto Giuseppe Pirola, amministratore delegato di Unendo Energia Italiana – è una ragazza semplice con una storia che rappresenta bene lo spirito e la mission di Unendo. La collaborazione con lei è un passo in più nel nostro progetto per coinvolgere le famiglie. Da quando ci rivolgiamo al pubblico retail ci siamo dati l’obiettivo di raggiungere 100mila clienti in 5 anni e il volley è un veicolo ideale per il suo valore di sport familiare". Un passo che fa pensare anche a un maggior impegno nei confronti della Futura, bisognosa come del pane dell’intervento degli sponsor vista l’imminente scadenza dell’accordo con Yamamay. Pirola manifesta entusiasmo ma non si sbilancia: "Stiamo investendo nella pallavolo e nei cittadini di Busto, non vogliamo metterci solo il nome, ma farci conoscere da tutti grazie anche alla collaborazione dei co-sponsor. Però il periodo è difficile e bisogna vedere se i numeri tornano". E stanno tornando? "Costruendo un impianto fotovoltaico si comincia a rientrare dall’investimento al terzo anno…". I progetti di certo non mancano: oltre al completamento della copertura fotovoltaica del PalaYamamay – già oggi alimentato da energia prodotta autonomamente – c’è il sogno di Futurello, un centro sportivo con almeno 8 campi da gioco che dovrebbe sorgere nell’area retrostante l’impianto.

A margine della presentazione Arrighetti si è espressa anche sulla nomina del nuovo commissario tecnico della nazionale di pallavolo, Marco Bonitta: "Non lo conosco personalmente ma me ne hanno sempre parlato molto bene, e del resto i risultati dicono tutto. Sarei entusiasta di affrontare i Mondiali con un allenatore che ha fatto tanto per il nostro volley. Il tempo a disposizione per lavorare non è poi così poco, e penso che potremo fare bene". Possibilista, la centrale, anche sul finale di stagione della Unendo Yamamay: "Per adesso, con una squadra meno ambiziosa, stiamo raccogliendo gli stessi risultati dell’anno scorso: il bilancio lo faremo dopo i playoff. Abbiamo preso qualche bella batosta, spero ne faremo tesoro per il futuro". Poi però ammette: "Ci sono squadre più forti di noi, ma questo non vuol dire che si debba per forza perdere: bisogna giocare al 110% per batterle, anche se non sempre è facile sopperire alla differenza di livello con il cuore". Infine una battuta sui lacci multicolori contro l’omofobia che le giocatrici di Busto Arsizio hanno indossato nel corso della final four di Coppa Italia a Treviso: "Non è stato difficile convincere le mie compagne, è bastato presentare loro l’iniziativa. In Italia c’è ancora molto da fare contro questo problema. Il mondo dello sport, grazie alla presenza di persone più giovani e fresche, è forse un pochino più avanti del resto della società, ma solo un pochino".

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Pubblicato il 04 Marzo 2014
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