Villa Mylius, salta il finanziamento allo chef Marchesi

Il sogno di un’accademia del gusto di Gualtiero Marchesi rimane senza soldi. La Fondazione Cariplo non ha finanziato il progetto: la ristrutturazione di Villa Mylius (FOTO) perde 2 milioni di euro sui 5 previsti, ma perde anche i 500mila euro che il comune aveva vincolato e che avrebbe messo a disposizione solo a patto di vincere il bando Cariplo. L’indiscrezione è trapelata ieri a Palazzo Estense: “Ho avuto solo una voce informale fino a questo momento – commenta il sindaco Attilio Fontana – sarebbe un peccato ma attendiamo la decisione definiva”. Le possibilità che il cda di Fondazione Cariplo sovverta il responso uscito dalla commissione dei bandi emblematici maggiori (così si chiamano) è bassissima. La notizia che Villa Mylius sia stata esclusa dal premio infatti è data oramai per certa, anche se diverrà ufficiale solo dopo il cda della fondazione che si terrà a giorni.

A NOVEMBRE, IL COMUNE DECISE DI COFINANZIARE IL PROGETTO

Senza i 2 milioni di Fondazione Cariplo, il comune dovrà ritirare i suoi 500mila euro messi a bilancio, ma diventano quasi anacronistici anche gli 1,5 milioni che dovrebbe mettere la Regione e i 500mila euro della Provincia. Almeno per ora, salvo poi esplorare la possibilità di partecipare ad altri bandi minori.
Domenica scorsa Gualtiero Marchesi (FOTO) ed Enrico Dandolo avevano presentato la loro idea di accademia del gusto e della musica e l’utilizzo dei due piani di Villa Mylius, spiegando tra l’altro che già avrebbero dovuto rinunciare all’auditorium per il no della Soprintendenza. Ora viene meno anche una parte del finanziamento e a questo punto, o qualcuno è in grado di immaginare un “Piano B”, oppure il grande chef dovrà fare le valigie. Per la cronaca, non è ancora ufficiale che cosa abbia finanziato la Fondazione Cariplo. Nel 2013 le province di Varese e Como avevano a disposizione 7 milioni di euro ciascuna, come capita, a rotazione, ogni anno a due province lombarde. Sembra che tra i progetti scelti, al posto dell’accademia di Marchesi, ci sia quello di un’esposizione dedicata ai longobardi al monastero di Cairate.