“Pedemontana inutile”, molte critiche a Pisapia
Le reazioni alle affermazioni del sindaco di Milano: Maroni, Fontana, la società, ma anche la posizione del Pd
Il sindaco di Milano, Giuliano Pisapia, ha affermato di essere contrario alla costruzione dell’autostrada Pedemontana perchè sarebbe "inutile". Le sua dichiarazioni hanno suscitato un vespaio.
Pisapia
(leggi tutto su Corriere.it)
Ieri gli ha replicato il presidente della Regione Roberto Maroni.
Oggi continuano le prese di posizione. Ecco la risposta del sindaco di Varese Attilio Fontana.
Il sindaco di Varese Attilio Fontana
In giornata è intervenuto anche il segretario regionale del Pd Alessandro Alfieri. Quest’ultimo non ha criticato Pisapia ma ha affermato che l’opera viene ritenuta utile dal suo partito
Alessandro Alfieri
Anche l’amministratore delegato della società Pedemontana si è espresso
MARZIO AGNOLONI AD DI AUTOSTRADA PEDEMONTANA LOMBARDA RISPONDE A DICHIARAZIONI SINDACO PISAPIA
In merito alle dichiarazioni rilasciate questa mattina dal sindaco di Milano Giuliano Pisapia a proposito della realizzazione della Pedemontana Lombarda, l’amministratore delegato della società e presidente di Milano Serravalle (che ne detiene la maggioranza) ha così commentato:
"Appare singolare che un sindaco espressione della sinistra voglia mettere in discussione un’opera che ad oggi da lavoro a oltre 250 aziende e 3000 addetti e che prevede nel prossimo futuro, a esecuzione completa in atto, di occupare tra le 4500 e le 5000 persone.
In un momento congiunturale e sociale nel quale il lavoro è priorità civile – prosegue Agnoloni – e tenendo presente che oltre il 40 per cento delle aziende impegnate sui cantieri di Pedemontana è localizzato in Lombardia, è nostro dovere per quanto ci è possibile tutelare le famiglie dei nostri lavoratori.
Infine faccio notare – conclude Agnoloni – che il ministro responsabile delle infrastrutture nel governo guidato dal segretario del PD, si impegna quotidianamente a garanzia del proseguo della realizzazione di questa infrastruttura da troppi anni attesa e importante elemento di sviluppo economico.
Invito quindi il Sindaco a unirsi allo sforzo delle altre istituzioni locali e nazionali nel trovare soluzioni adeguate a risolvere i problemi, senza crearne ulteriori".
Una presa di posizione era giunta anche dal Nuovo Centrodestra, con questo comunicato del presidente del consiglio regionale Raffaele Cattaneo
Il senatore leghista Stefano Candiani rincara la dose.
La visione di infrastrutture e trasporti in vista di Expo per Giuliano Pisapia comincia a Linate e finisce nel centro di Milano. Quarantacinque minuti in piedi schiacciati come sardine sul bus X73. Di più al sindaco della Città più ricca e importante del paese non si può proprio chiedere. Del resto non gli si può chiedere di sapere cosa prova un imprenditore a spostare le proprie merci, un artigiano a lavorare utilizzando la strada che dal Piemonte arriva a Est della Lombardia passando per Milano. Se sapesse cosa significa non avrebbe rilasciato folli e insensate dichiarazioni come quelle odierne su un’opera strategica come la Pedemontana.
A favore delle dichiarazioni di Pisapia si è invece espressa oggi Legambiente
Nel giorno in cui il CIPE dovrebbe decidere se elargire un bonus fiscale da 500 milioni di euro a favore di Pedemontana nonostante i pareri sfavorevoli dei tecnici del Governo, Pisapia ha detto le parole che molti lombardi pensano e che nei giorni scorsi erano state oggetto anche di preoccupate interrogazioni parlamentari, presentate al Senato da Loredana De Petris e alla Camera dagli Onorevoli Ermete Realacci e Chiara Braga: Pedemontana è un ingiustificato spreco di risorse, finora ora quasi interamente pubbliche, per un’opera che produce una utilità assolutamente non commisurata nè ai costi (stimati in 5,8 miliardi di euro lordi) nè alle devastazioni ambientali destinate ad abbattersi su un territorio che ha sì bisogno di migliori collegamenti e servizi di mobilità, ma non certo di una gigantesca autostrada di attraversamento, peraltro con pedaggi salatissimi. L’opera, drammaticamente in cerca di finanziamenti e bonus pubblici dopo che le banche creditrici hanno fatto capire di non essere disposte a finanziare ulteriormente un investimento che si preannuncia in perdita, ha già spolpato i bilanci della ex gallina dalle uova d’oro, Serravalle Spa, azionista di riferimento, portando la concessionaria a una situazione di esposizione che rischia di risultare incompatibile con la tenuta dei bilanci aziendali: colpa di un progetto affetto da gigantismo e gonfiato da previsioni di traffico non verosimili. A dirlo non sono più solo gli ambientalisti, ma sempre più sindaci brianzoli solo in teoria ‘beneficiati’ dal passaggio dell’infrastruttura e, in ultimo, anche il sindaco di Milano che ha capito che quell’opera rischia di diventare una voragine finanziaria in grado di dirottare risorse per interventi molto più urgenti, anche in vista di Expo. Pedemontana è infatti la più grande delle opere pubbliche connesse ad Expo 2015: da sola assorbe l’85% dei costi di tutte le opere inserite in ‘priorità 1′ dal DPCM che finanzia Expo. Peccato che anche un somaro in geografia, guardando i tracciati di progetto, capirebbe che Pedemontana c’entra con Expo come i cavoli a merenda: nessun flusso di traffico diretto a Expo viene intercettato da questa infrastruttura. "E’ ora di finirla di gettare soldi in un’opera sbagliata – dichiara Damiano Di Simine, presidente di Legambiente Lombardia – la Lombardia e anche l’Expo hanno ben altre priorità su cui investire. Questa volta Maroni dia retta a Pisapia e non perseveri nell’errore voluto dal suo predecessore e dall’allora assessore Cattaneo. Fermiamo i cantieri subito, senza aspettare il default di Serravalle, e progettiamo gli interventi per la mobilità che servono ai cittadini e alle imprese della Lombardia. Molti danni ambientali sono già stati causati dai primi cantieri dell’infrastruttura, ma curare le ferite del territorio costerà infinitamente meno che completare un’opera inutile di queste proporzioni".
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