Più bici, più mobilità sostenibile: Amicinbici interroga i candidati
L'associazione molto attiva sul territorio cittadino lancia otto sfide agli aspiranti sindaco: da più piste ciclabili alla zona con limite massimo a 30 chilometri all'ora
Le bici "irrompono" nella campagna elettorale di Cardano al Campo. L’associazione FIAB Amicinbici Cardano, aderente alla Federazione Italiana Amici della Bicicletta ha deciso infatti di interrogare i cinque candidati per capire che proposte hanno per la mobilità sostenibile. «La mobilità sostenibile è un elemento fondamentale per una moderna politica di sviluppo – spiegano – , in grado di coniugare il benessere economico con la tutela della salute e dell’ambiente e con una migliore qualità della vita dei cittadini. La bici è parte della soluzione».
Per questo l’associazione chiede ai candidati sindaci delle prossime elezioni comunali – Angelo Bellora, Laura Clerici, Giacomo Iametti, Stefano Crocetti e Fabio Zanin – di assumere alcuni impegni programmatici:
– favorire la diffusione di interventi di moderazione del traffico nei centri urbani, come le Zone a km 30,in particolar modo in prossimità delle scuole
– potenziare il trasporto pubblico e favorire nel contempo l’intermodalità attraverso interventi come velostazioni, bike-sharing, parcheggi bici adeguati e sicuri
– sostenere iniziative di promozione della mobilità ciclistica, le attività educative con le scuole, percorsi casa- scuola, il Bike to Work
– proseguire nella realizzazione della rete ciclabile di Cardano con corsie dedicate, nonché nell’individuazione di percorsi “minori “ a basso traffico automobilistico, realizzazione di attraversamenti protetti di nuova concezione sulle direttrici di intenso traffico (es .v.Giovanni XXIII)
– mantenere efficienti i collegamenti con le aree del Parco del Ticino
– realizzare i collegamenti con la rete ciclabile di Gallarate per facilitare gli spostamenti intermodali di studenti e pendolari verso la stazione FS
– realizzare il progetto di collegamento ciclabile tra Gallarate – Cardano e l’aeroporto di Malpensa – Terminal 2, un’operazione tesa a favorire l’intermodalità e i percorsi casa-lavoro in bicicletta.
– riutilizzare il 15% delle contravvenzioni al Codice della Strada per finanziare gli interventi sulla mobilità sostenibile.
«Parlare di mobilità significa anche dare risposte concrete al tema della sicurezza sulle nostre strade, per l’assenza della quale paghiamo un inaccettabile costo di vite umane. E, infine, vuol dire promuovere stili di vita sani, con benefici anche in termini economici derivanti dalla riduzione dei costi a carico del Servizio Sanitario Nazionale e delle aziende. La bicicletta, insomma, come un investimento di prevenzione dalle malattie, ben più redditizio di molti tagli alla sanità».
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