Pronto soccorso di Varese: il problema non è risolto
Manca meno di un mese al termine indicato dall'assessore Mantovani per modificare l'accoglienza al PS del Circolo. Il consigliere del PD Alfieri attacca: "O la visita è stata una farsa o l'assessore non conta nulla"
«A due mesi dalla visita/show a sorpresa al Pronto Soccorso di Varese dell’Assessore regionale alla Sanità, Mario Mantovani la situazione di sovraffollamento del Pronto Soccorso varesino non si è risolta. Anzi. Persistono tutte le criticità che rendono difficile il lavoro di medici e infermieri e si traducono in tempi di attesa troppo lunghi per il passaggio dall’urgenza al reparto». Alessandro Alfieri torna ad accendere i riflettori sul pronto soccorso dell’ospedale di Varese a meno di un mese dai cambiamenti annunciati che dovrebbero cancellare la barellaia e condizioni di trattamento “non degni della Lombardia” come aveva definito lo stesso assessore Mantovani: « O la visita di Mantovani è stata una farsa, oppure l’Assessore non conta nulla.C’è invece la necessità di intervenire in tempi brevi, e senza proclami. Nell’immediato serve più personale ai reparti per poter utilizzare al meglio tutti i posti letti disponibili, poi servirà ripensare anche il sistema di emergenza/urgenza che ruota intorno all’ospedale del Circolo».
Un giudizio molto duro quello dell’esponente del PD che rischia di far risalire la tensione nell’azienda ospedaliera. La soluzione del problema del PS non sembra facile: i 15 infermieri promessi dalla Regione ancora non si vedono mentre sono in corso alcune manovre per riorganizzare il lavoro. La barellaia sparirà ma solo perchè compariranno letti dotati di campanello. Il PS farà a meno degli ambulatori che passano in campo ai singoli reparti. In questo modo si recuperano qualche infermiere in più e un medico. Verranno aperti 12 letti di medicina probabilmente al quinto piano del monoblocco e 6 letti di ortopedia geriatrica: saranno lo sfogo per alleggerire le due Medicine che potranno accogliere più in fretta i pazienti in attesa al PS. Non chiuderà, almeno per tutta l’estate prossima, il reparto del pronto soccorso. Si lavora, dunque, per migliorare l’accoglienza anche se poco rimane dei grandi cambiamenti annunciati nel corso dell’incontro allargato a cui presero parte, oltre all’assessore Mantovani, esponenti politici del territorio, da Marsico ad Alfieri a Macchi a Ferrazzi, e il direttore dell’Agenzia dell’Emergenza Urgenza Zoli.
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