Vendi casa e ti “truffano” il mutuo

Sgominata dalla Finanza una banda specializzata nel realizzare finte richieste di mutuo, che le banche accettavano ed erogavano. Così hanno preso il volo 700 mila euro per 6 immobili messi in vendita da ignari proprietari

vendesi cartelloLe uniche cose vere di questa storia sono gli immobili e i loro legittimi proprietari: gente per bene che aveva deciso di vendere la propria abitazione. 
Tutto il resto una truffa.  Fasullo l’intermediario immobiliare, finto il compratore e i suoi documenti, il suo codice fiscale e persino le buste paga: il tutto con l’obiettivo di ricevere veri mutui dalle banche, ma per false vendite. Atti così verosimili, però, da trarre in inganno tutta la filiera della compravendita immobiliare.
Una truffa in grande stile con al centro 6 immobili e un totale di 700 mila euro che hanno preso il volo: un vero e proprio bottino per l’organizzazione criminale composta da 18 persone che aveva come obiettivo quello di intascare soldi erogati dalle banche.

LA TRUFFA – Il “giochetto” è stato scoperto dalla Guardia di Finanza che ha svelato il meccanismo risultato essere in grado di trarre in inganno gli esperti funzionari degli istituti di credito, in un periodo tra l’altro dove i cordoni della borsa dei finanziamenti bancari per l’acquisto di immobili risultano oltremodo stretti per via della crisi.
L’associazione a delinquere, sgominata dalle Fiamme Gialle gallaratesi, riusciva ad
ottenere dei mutui utilizzando tecniche diaboliche: “i malviventi – spiegano i militari – si sostituivano ad ignari cittadini (cioè i proprietari delle case che per davvero cercavano di vendere i propri immobili nda), creando ad hoc false “procure speciali a vendere”: alla chiusura del cerchio criminale i proprietari di casa vedevano la propria villetta a schiera o appartamento vendute ai truffatori”.

IL MECCANISMO – Questa la prassi seguita: una volta individuato un immobile in vendita, la banda si attivava per conoscere i dati del bene e del suo proprietario così da realizzare una falsa procura a vendere a favore di un proprio complice.
Di fatto era tutto rigorosamente falso: oltre all’identità del “procuratore” e dell’”acquirente”,
contraffatti erano i documenti personali, i certificati anagrafici, perfino le buste paga. Il tutto
veniva poi presentato alle banche, per ottenere i mutui, ed ai professionisti che avrebbero
dovuto redigere gli atti di compravendita. La documentazione era così ben realizzata che
nessuno si era mai accorto della sua assoluta falsità.

guardia di finanzaLE INDAGINI – L’attività investigativa ha consentito di ricostruire le procedure seguite dagli appartenenti all’organizzazione, ciascuno dei quali aveva una responsabilità, un ruolo ed un compito ben preciso. Compiti che andavano dalla ricerca sul mercato di un immobile,
all’acquisizione dei dati catastali e del proprietario, dall’individuazione della banca (per la
concessione del mutuo) alla predisposizione della documentazione falsa e/o contraffatta
da esibire all’istituto di credito, fino all’utilizzo della documentazione stessa.

LE BANCHE CONCEDONO IL PRESTITO – Al termine, mentre per la banda vi era l’incasso e la spartizione del profitto, spesso bonificato su conti correnti esteri, rimanevano i danni alle banche – che avevano erogato un mutuo che non sarà mai restituito – ed agli ignari proprietari che , di fatto, risultavano non più i proprietari delle loro legittime abitazioni e – dovranno attivare i canali giudiziari necessari per riavere la formale proprietà delle loro case.
Il tutto è accaduto in almeno nove occasioni in diverse zone della Provincia di Varese.
Sono stati denunciati ben 18 soggetti, che dovranno ora rispondere a vario titolo dei delitti
di
falso, truffa aggravata, contraffazione di pubblici sigilli e conseguente riciclaggio
degli illeciti profitti,
quantificati nella fase investigativa finale, in oltre 700.000,00 euro.
Le indagini patrimoniali hanno portato anche al sequestro di 6 immobili, per un valore
complessivo di circa un milione di Euro.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 15 Aprile 2014
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