Clerici: “Vogliamo amministrare insieme ai cittadini”
La candidata di Cardanoincomune delinea il progetto per la città in caso di vittoria. "Come prima cosa chiederemo il recesso anticipato della convenzione della Polizia locale con Casorate"
Un volto nuovo, ma lo stesso nome e simbolo e un consolidato gruppo di persone a sostegno. Cardanoincomune si presenta alle elezioni amministrative del 25 maggio con Laura Clerici candidata sindaco. Cinquant’anni, gallaratese di origine ma cardanese dal 1990: ha un marito, due figlie di 21 e 20 anni, musicista e laureata in filosofia, negli anni è sempre stata molto attiva nel mondo della scuola.
Stesso nome, molte conferme e qualche volto nuovo. Come sarà la squadra di Cardanoincomune?
«Il gruppo è formato da cittadini che vogliono impegnarsi per il bene comune della città: è una lista civica, senza partiti. Ho apprezzato molto il passo importante che hanno fatto Vincenzo Colucci e Milena Melato (ex esponenti del Pdl). Ovvio che poi ognuno di noi ha delle preferenze politiche, ma a Cardano siamo tutti cittadini».
Due anni come opposizione: un bilancio?
«Ci sono tre temi principali su cui non ci siamo trovati d’accordo e sui cui, in caso di vittoria, vogliamo intervenire subito. Il primo atto sarà quello di presentare, entro i termini di legge, un recesso anticipato della convenzione con Casorate Sempione per la Polizia locale. Ci siamo sempre dichiarati contrari in Aula a questa proposta dell’amministrazione. Poi bisognerà lavorare su un’altra soluzione che porti a una presenza maggiore e più qualificata sul territorio.
Sulla vicenda autovelox, pensiamo siano inconcepibili le scelte politiche che hanno portato a questa situazione paradossale. I controlli devono essere pensati per garantire maggiore sicurezza, non per fare cassa e non si può contare per il bilancio su un’entrata di questo tipo.
Terzo punto è la tassazione: serve maggior equità rispetto al modo con cui l’amministrazione comunale ha applicato le normative nazionali in questi anni. Dall’Imu, dall’Irpef, dalla Tares sono arrivate molte risorse al Comune, ma non c’è stato un miglioramento dei servizi e ci sono diverse opere ferme come via Seprio o la rotonda del Cuoricino, per non parlare dello stato delle strade».
Come sarebbe la “vostra” Cardano?
«L’idea principale cha fa da filo conduttore del nostro programma è quello di creare una comunità partecipata con i cittadini. C’è uno strumento – un regolamento di amministrazione condivisa – che viene già applicato in diversi comuni dell’Emilia Romagna utile per far partecipare i cittadini all’amministrazione della città sulla base di alcune regole.
Sul tema del lavoro fondamentale è essere realistici e capire davvero cosa può fare un comune. Incontreremo le aziende, i commercianti e tutte le realtà economiche del territorio per ascoltare le esigenze e studiare interventi mirati sul territorio.
Sullo sport, il motto è mens sana in corpore sano e l’idea quella di un progetto ampio di formazione. Vogliamo sostenere le associazione ma coinvolgendole tutte insieme, non separatamente.
Pensiamo anche a dei punti wifi libero nelle tre piazze della città».
La Casa Paolo VI è ancora vuota. Sarà uno di primi problemi da affrontare in caso di vittoria
«Sì, quello è un progetto di grande importanza ma non certo facile. Forse è stato un passo un po’ troppo lungo per Cardano, ma si farà. Sia chiaro che non risolve però il problema degli anziani della nostra comunità: su questo fronte bisognerà pensare ad altre iniziative a partire da un monitoraggio delle problematiche presenti».
Urbanizzazione: come pensate la Cardano del futuro?
«Bisogna partire dalla rivalutazione del centro storico. Su nuove costruzioni il Piano di governo del territorio limita molto nell’ottica giusta di tutelare le aree verdi. Vogliamo poi mettere in atto un piano di ristrutturazione delle scuole: un piano a lunga scadenza, non solo interventi saltuari».
In lista con Laura Clerici ci sono sedici persone di cui nove donne. “Non è una lista femminista – commenta la candidata, unica donna fra cinque candidati sindaco a Cardano -, ma pensiamo che la componente femminile sia una risorsa, un punto di vista sulle cose da valorizzare”.
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