“Confronto pubblico tra i tre candidati a sindaco di Vedano”

E’ quanto propone Enrico Baroffio agli altri sfidanti: dibattito in campo neutro, moderatore super partes e poi la parola passi agli elettori

Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa della lista elettorale "Per Vedano", che ha come candidato sindaco Enrico Baroffio, primo cittadino uscente, che propone agli altri due candidati un confronto "all’americana"

«Propongo un confronto con tutti e tre i candidati sindaci per permettere ai cittadini di scegliere dopo aver sentito in un pubblico dibattito tutte le proposte, aver confrontato i programmi e misurato la capacità e le competenze di chi è sceso in campo per amministrare il Paese». E’ quanto chiede Enrico Baroffio, leader di “Per Vedano” e sindaco uscente, agli altri due sfidanti alla poltrona di primo cittadino. La richiesta è semplice: prima del voto un confronto all’americana, in campo neutro e con un moderatore super partes. Poi la parola, come è giusto che sia, passi agli elettori. Questo alla vigilia della presentazione pubblica della lista che avverrà venerdì 9 maggio alle ore 21 in Villa Aliverti. E lo stesso Baroffio sta impostando la campagna elettorale usando toni pacati, senza facili promesse e sogni irrealizzabili ma forte del consenso ottenuto in questi anni “di buona amministrazione, fatta di cose concrete, di scelte per il bene comune”. Baroffio, che ha scelto l’innovazione nella continuità, ha già incontrato i giovani del Paese per un confronto “aperto”.
Questo l’intervento tenuto durante l’incontro in Villa Aliverti:
“In questi anni ho costruito la mia visione del mondo e ho capito una cosa importante: quando ero un ragazzo pensavo che tutto potesse essere deciso dal singolo, poi sono cresciuto e mi sono reso conto che facciamo tutti parte di qualcosa che ci sta intorno e che io chiamo comunità. E quindi il destino di ognuno di noi è condizionato dal nostro agire ma anche dall’ambiente in cui viviamo. Fare politica, dunque, significa fare comunità e quindi riuscire a condizionare il nostro futuro e quello di chi ci vive intorno: per me vale la pena di impegnarsi per questo. Io ho la mia idea di Vedano, un Paese che non potrà mai essere nè Milano né New York, però per me Vedano è casa e casa mia non finisce allo zerbino fuori dalla porta ma comprende anche il contesto nel quale sono cresciuto, dove ho maturato i miei ricordi affettivi, i miei legami: se fossi un ragazzo magari penserei di andare a fare un’esperienza a Londra, in America…. ma Vedano resterebbe casa mia e casa mia la vorrei in ordine, pulita e accogliente. Chi si impegna a fare politica – dentro o fuori le istituzioni – si impegna a curare la casa. Non vorrei una Vedano dormitorio, vorrei una Vedano comunità".

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Pubblicato il 08 Maggio 2014
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