E se a Laveno ci fosse il Ghisallo dei calciatori?

E’ l’oggetto del convegno organizzato nell’ambito del primo Csi day varesino: partendo dal quadro di una Madonna dedicato ai calciatori del Torino e pensando all’ipotesi di un santuario sul lago Maggiore

E se a Laveno ci fosse il "Ghisallo" dei calciatori?
L’idea di utilizzare una chiesa, chiusa per anni, sulle rive del Lago Maggiore e renderla santuario di questi sportivi è l’oggetto del convegno organizzato nell’ambito del primo Csi day, la giornata dedicata al Centro Sportivo Italiano, che conta un milione di affiliati in Italia e 18mila tesserati  per 32 discipline solo in provincia di Varese.

Sabato 10 maggio si affronterà un’ipotesi affatto campata per aria: l’idea è legata al quadro della Madonna dedicato ai calciatori del Torino che è custodito nella chiesa di Sant’Ambrogio, la cosiddetta “Chiesa Nuova” di Laveno, costruita negli anni 30 dall’Architetto Paolo Mezzanotte (Quello che ha costruito anche la Borsa di Milano).

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L’ipotesi è quella di un santuario sul lago Maggiore che possa diventare come quello del Ghisallo per i ciclisti, sulle rive del lago di Como: «Un luogo dove i calciatori appendano le loro maglie a fine carriera, dove lascino i loro ricordi o le intenzioni, o magari si sposano, cosi come fanno i ciclisti nel loro santuario» spiega Redento Colletto, presidente di Csi Varese. E per questo, in occasione del primo Csi Day, il comitato provinciale di Varese con il patrocinio del comune di Laveno Mombello, della comunità montana valli del Verbano e della provincia di Varese ha organizzato “La Madonna dei calciatori cerca casa” che si terrà sabato 10 maggio 2014 a Laveno Mombello presso il Teatro Franciscum in via don Ernesto Redaelli.

Nel corso della serata, coordinata da Roberto Bof, interverranno il vicario Episcopale monsignor Franco Agnesi, il presidente de consiglio regionale Lombardo Raffaele Cattaneo, il presidente regionale Csi Giancarlo Valeri, il sindaco di Laveno Graziella Giacon e i presidente della comunità montana Marco Magrini, oltre a diversi campioni locali legati alla Madonna dei Calciatori. L’architetto Luisella de Ambroggi presenterà inoltre il quadro del Cocquio (pittore Cantellese, o meglio di Ligurno di Cantello, morto nel 1983) che la figlia dell’artista ha già promesso di restaurare a sue spese, e racconterà anche delle altre opere contenute nella chiesa: in particolare gli affreschi di Innocente Salvini e il bassorilievo in cotto di Egidio Casarotti.

«Considerato che ll restauro del quadro sarà effettuato dalla figlia dell’artista Cocquio, e che i problemi strutturali causa delle infiltrazioni che avevano reso necessario mettere in sicurezza la chiesa sono state realizzate, per renderla Santuario sono necessarie solo alcune cose – spiega Luisella de Ambroggi – Per esempio, ripristinare le parti rovinate dalle infiltrazioni e restaurare la parte dell’affresco del Slavini rovinate dall’umidità» Dal punto di vista ecclesiastico, il percorso per diventare santuario deve solo essere completato, visto che era già iniziato anni fa e si era solo arenato. per far si che anche il lago maggiore abbia il suo Ghisallo, dedicato ai calciatori di ogni categoria, infine, ci vorrà la devozione di alcuni sportivi ed ex sportivi, che vogliano ringraziare della loro luminosa carriera la "madonna dei calciatori” in riva al Lago Maggiore.

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Pubblicato il 06 Maggio 2014
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