Il trionfo di Lucia: “Lo dedico a mia sorella Chiara”
Terzo scudetto per l'albizzatese, miglior giocatrice italiana: "Non era facile riconfermarsi". Parisi ringrazia la società: "Mi hanno difeso, altrove non avrei finito la stagione". Marcon: "Dovevamo essere più tranquille"
La trionfatrice assoluta della finale scudetto è Lucia Bosetti: la schiacciatrice di Albizzate, ormai indiscutibilmente la più forte giocatrice italiana, vince il suo terzo scudetto negli ultimi quattro anni e cancella anche il tabù del PalaYamamay, dove aveva perso l’unica finale con la maglia di Villa Cortese. La prima dedica è molto speciale: "Come sempre alla mia famiglia che mi sta sempre vicino, ai miei genitori, a mio fratello e alle mie sorelle, in particolare a Chiara che mi segue sempre in tutte le partite". Da Lucia anche un bilancio del campionato: "Secondo me è stata una stagione straordinaria, con una sola piccola sbavatura in Champions. Non era facile riconfermarsi, eppure abbiamo giocato ad altissimi livelli. Vincere a Busto? Personalmente questo ambiente non mi condiziona, anzi mi carica ancora di più". Felicissima anche Lise Van Hecke: "Oggi eravamo pronte per portare a casa lo scudetto, abbiamo giocato veramente bene e dimostrato di essere la squadra più forte di quest’anno. Paura non ne abbiamo mai avuta, nonostante il primo set di gara 1". Accanto a Bosetti nello staff di Piacenza c’è pure l’allenatore in seconda Stefano Saja, ben noto anche sui campi della provincia di Varese: "Un’annata spettacolare, con un allenatore spettacolare e ragazze piene di talento. In queste situazioni è un piacere andare in palestra e allenare un gruppo fantastico, che ha costruito giorno dopo giorno un ciclo di successi".
La delusione è sul volto e nelle parole di Francesca Marcon: "Forse qualcosina in più la potevamo fare dal punto di vista mentale. Saremmo dovute scendere in campo più tranquille, perché non avevamo niente da perdere, quindi perché non provarci? Credo sia mancato quello, al di là dei fondamentali che in queste partite contano meno del resto. Comunque complimenti a ogni singola giocatrice di Piacenza, che si è dimostrata davvero la squadra più forte d’Italia". Infine i complimenti al pubblico: "Veramente meraviglioso, farei una statua a tutte le persone che ci hanno sostenuto nei momenti di difficoltà e fino a oggi". E sui momenti di crisi torna anche Carlo Parisi in conferenza stampa: "Questo è stato un anno davvero difficile, per me e per tutti. Devo ringraziare le giocatrici e lo staff per il momento magico che abbiamo avuto nei playoff, e devo ringraziare la società che mi ha protetto e difeso: da un’altra parte la stagione non l’avrei finita. I risultati di quest’anno sono anche una risposta alle critiche eccessive che abbiamo subito: ci accusavano di aver comprato le giocatrici al discount, si è visto che non era vero". Interrogato sulle prestazioni di Arrighetti, il coach biancorosso risponde così: "Ha avuto un calo in finale, questo è vero, ma quando i meccanismi di gioco non vanno le centrali sono le prime a soffrire. Ha un carattere impegnativo e lo sappiamo, ma in questi due anni ha lavorato molto su questo e il cambiamento l’hanno visto tutti".
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