Mr Ignis: il giusto tributo a un uomo e al suo territorio

Lunedì 12 maggio, nell'auditorium di Whirlpool si potrà vedere la fiction di Rai1. Un evento importante per ricordare un uomo troppo spesso sminuito. I ricordi del figlio e degli ex dipendenti


Una fiction, ma, soprattutto, la storia di un uomo e del suo territorio. Quello che andrà in onda settimana prossima su RAI1 lunedì 12 e martedì 13 maggio non è un racconto come gli altri, è la storia del Nord della provincia, di Varese ma anche dell’Italia dell’immediato dopoguerra e del boom economico.
Per presentare l’omaggio che la televisione pubblica tributerà a Giovanni Borghi, Whirlpool Emea, erede di quell’avventura imprenditoriale avviata quasi 70 anni fa, ha voluto far parlare alcuni ex dipendenti, lavoratori che entrarono nella squadra del commendatore.
Le prime emozioni e sensazioni, però, sono state espresse dal figlio, Guido, che ha seguito la realizzazione del lavoro televisivo dando indicazioni preziose: « Nel complesso è un ottimo lavoro e ha coinvolto professionisti di qualità. La seconda parte rispecchia abbastanza fedelmente quelle che sono state le mie richieste, anche se non dobbiamo dimenticarci che è una fiction, una storia romanzata. Non sempre è raccontato fedelmente ciò che è veramente accaduto. Non ci sono alcune scene che mi sarebbe piaciuto vedere, come quella delle rondini che spiccano il volo per emigrare mentre lui passa in bicicletta: un’immagine che avrebbe reso perfettamente il suo declino provocato dalla malattia».


Lunedì 12 maggio, in Whirlpool sarà un giorno di forti emozioni: la proiezione verrà proposta nell’Auditorio, con invitati speciali
, che hanno trascorso una parte della propria vita con Giovanni Borghi. « È un regalo per il territorio varesino – ha sottolineato Gianni Spartà, autore del libro da cui è tratta la fiction – La nostra provincia ha già fatto da sfondo a storie di vita, ma mai è stato raccontato l’uomo che ha contribuito a far grande l’Italia e che finalmente trova la sua giusta collocazione al fianco dei vari Mattei, Pirelli, ecc. È il doveroso tributo a un industriale che troppo spesso è stato sminuito». Un concetto pienamente coniviso anche i due sindaci di Comerio e di Ternate Silvio Aimetti ed Enzo Grieco.

Sarà un evento anche per Whirpool Emea: « È anche grazie a Mr. Ignis se oggi possiamo costruire in Italia il primo polo europeo per gli elettrodomestici a incasso – ha dichiarato il Presidente e Amministratore Delegato di Whirlpool EMEA, Esther Berrozpe – Siamo contenti che la Rai abbia deciso di mandare in onda la fiction sulla figura e l’opera di Giovanni Borghi,  un imprenditore geniale che ha contribuito, con Ignis, all’affermazione del made in Italy nel mondo».

Per la fiction, la multinazionale ha messo a disposizione il sito di Cassinetta di Biandronno sia per le riprese esterne sia per le riprese interne, oltre alla vecchia smalteria e ad alcuni modelli di vecchi elettrodomestici: « Nonostante i tempi siano cambiati – ha spiegato Giuseppe Geneletti, Direttore Comunicazioni esterne di Whirlpool – l’azienda oggi mantiene nel suo DNA quelli che furono i valori di Borghi: come la visione dell’impresa, la missione, la strategia di sviluppo e il rapporto con i dipendenti»

L’arrivo sul piccolo schermo non è stato comunque facile: « L’idea che questo lavoro fosse stato richiesto dal senatore Bossi – ha sottolineato Spartà dopo che Guido Borghi aveva pubblicamente ringraziato il senatore per l’idea di realizzare un tributo televisivo – ha penalizzato la fiction che è rimasta bloccata a causa di pregiudiziali politiche. Voglio ringraziare Giovanna Bianchi Clerici, per aver sempre lottato, nel consiglio di amministrazione Rai, per la sua messa in onda».

Ospiti della serata saranno anche alcuni di quegli ex dipendenti, oggi chiamati a ricordare la concretezza ma anche la grande umanità di un uomo diretto e attento:  «Un giorno il turno di lavoro mio e di altri colleghi si era allungato per esigenze di produzione-   ha ricordato Rolando Speranza, prima operaio, poi capo reparto entrato nel 1959 in Ignis – Quando terminammo, mancava un’ora e mezza al passaggio dell’autobus aziendale ed eravamo seduti sulle panchine ad aspettare. Arriva una fuoriserie scura. Era quella di Borghi che sedeva sui sedili posteriori: senza tanti complimenti ci disse di salire in auto e ci riportò a casa. Io abitavo a Besozzo, in una zona con delle strade strette. L’arrivo di quel macchinone in paese fu un evento e ci guardarono come extraterrestri per essere scesi dalla macchina del "cumenda"». «Pensavamo non dormisse la notte tante erano le nuove idee con cui si presentava al mattino, quando faceva il suo giro di rito in fabbrica – ha raccontato Celestino Franzetti, capo reparto di Ignis-. Borghi aveva una rapidità decisionale oggi inimmaginabile: faceva costruire un capannone nell’area della fabbrica di Cassinetta in due giorni, in una settimana un nuovo modello di frigo. E lo stesso dicasi per le innovazioni tecnologiche che si rivelarono rivoluzionarie per il settore della refrigerazione, come l’impiego delle schiume di propilene al posto della lana di roccia per garantire l’isolamento».

Senza dimenticare la passione di Borghi per lo sport e l’istruzione: «Io sono originario di una località del Lago di Como – ha detto Mario Merazzi, arrivato grazie alle sue capacità di vogatore – ed ero venuto per una gara di canottaggio a Gavirate. Vinsi singolo e doppio, proprio davanti agli atleti Ignis e con Borghi in tribuna ad assistere. A fine gara l’allenatore della squadra Ignis si avvicina a me e mi porta da Borghi, che non mi fece soltanto i complimenti, ma mi offrì, oltre a un posto di lavoro in azienda (nell’ufficio costi), la possibilità di allenarmi per continuare con il canottaggio. Borghi aveva intuito le enormi potenzialità mediatiche dello sport e non rinunciava ad alcuna occasione per rendere visibile il proprio marchio. A tutti i dipendenti era stato fatto dono di una giacca con il logo Ignis; in questo modo, al di fuori della fabbrica, ognuno diventava un veicolo di pubblicità per l’azienda». Francesco Marini, prima operaio, poi coordinatore di quel Cral aziendale fortissimamente voluto da Borghi, è cresciuto a Biandronno, all’ombra della grande fabbrica Ignis. «Borghi costruì una scuola nel nostro comune e in quell’edificio c’era il riscaldamento, che allora in casa noi non avevamo e che era pochissimo diffuso. In paese mancava a quel tempo l’oratorio e Borghi metteva a disposizione la domenica pomeriggio i locali della direzione in fabbrica per i bambini; ambienti, anche quelli scaldati e dove si stava volentieri a giocare. Ho provato anche invidia una volta, perché mio padre non era dipendente Ignis, quindi io, contrariamente ai miei compagni di scuola, non potevo andare in vacanza al mare. È chiaro che, fin da piccolo, il mio sogno fosse di entrare a lavorarci».

Mr Ignis andrà in onda in prima serata su Rai 1 lunedì 12 e martedì 13 maggio.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 09 Maggio 2014
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