Riconoscimento regionale per l’Ecomuseo del Campo dei Fiori
Il territorio dell’Ecomuseo è nella fascia intorno al lago di Varese e nel Parco Campo dei Fiori. Hanno aderito i Comuni di Varese, Daverio, Bodio Lomnago, Brinzio, Brissago Valtravaglia, Cuvio, Inarzo, Grantola
Ne ha fatta di strada l’Ecomuseo del Campo dei Fiori, già Ecomuseo dei Laghi Prealpini, che al termine dell’iter previsto ha ottenuto il riconoscimento di Regione Lombardia. Si tratta di una tappa importante per la tutela della denominazione esclusiva e originale del marchio e del territorio rappresentato, oltre che per le positive ricadute in termini economici e di sviluppo. Per arrivare a questo traguardo l’Ecomuseo si è impegnato per soddisfare i requisiti richiesti e dimostrare di essere in linea con gli standard di qualità dei servizi.
Il territorio dell’Ecomuseo del Campo dei Fiori è circoscritto all’area territoriale rappresentata dalla fascia intorno al lago di Varese e dall’area omogenea del Parco Campo dei Fiori. Hanno formalmente aderito i Comuni di Varese, Daverio, Bodio Lomnago, Brinzio, Brissago Valtravaglia, Cuvio, Inarzo e Grantola ed il Parco Campo dei Fiori.
Tra gli obiettivi dell’EcoMuseo del Campo dei Fiori, un posto prioritario è occupato dalla gestione, salvaguardia e valorizzazione del patrimonio naturalistico e storico-culturale. In provincia rappresenta la più vecchia organizzazione di questo genere (fondata nel 2002), e prende le mosse dal concetto di museo diffuso in Francia. Nel Paese d’Oltralpe infatti l’ecomuseo è una realtà consolidata e riconosciuta che include, in aree territorialmente ben delineate, bellezze paesaggistiche e beni architettonici e si snoda su percorsi ideali. Lo scopo di questo museo en plein air è di far conoscere, risanare e recuperare gli aspetti ambientali e storico culturali del territorio; di riqualificare, se necessario, zone molto ampie, inserendole in percorsi che siano occasione di visita e di conoscenza della nostra provincia e delle sue radici.
Nell’ambito del progetto di “museo diffuso”, inoltre, un altro importante aspetto deriva dal fatto che, grazie all’attività di ricerca, catalogazione e studio del territorio, si riscopre tutto quel patrimonio, architettonico e non, di aree dismesse, ecosistemi, gioielli ambientali, insediamenti storici ed edifici dell’archeologia industriale, che rischia di andare in decadenza o di essere definitivamente perso.
LA STORIA DELL’ECOMUSEO
L’Ecomuseo del Campo dei Fiori, costituito nel luglio 2002 con l’originaria denominazione di Ecomuseo dei Laghi Prealpini, ha come finalità la gestione, salvaguardia e valorizzazione del patrimonio storico-culturale del nostro territorio, così come si legge nello Statuto. Un’associazione nata in sordina e che per lunghi anni ha lavorato alacremente, producendo documenti, tesi, itinerari, catalogando e schedando il territorio e le sue preziosità.
Il 2010 è stato l’anno in cui l’Ecomuseo, forte del materiale e della conoscenza accumulata negli anni, è tornato agli onori della cronaca con il rinnovo del Direttivo e con un preciso obiettivo: conseguire il riconoscimento da parte della Regione Lombardia. Un primo convengo, organizzato il 5 maggio 2011 a Villa Recalcati, ha visto la partecipazione di autorità del territorio, di esponenti dell’Università dell’Insubria e portato importanti testimonianze quali, per esempio, quella dell’Ecomuseo dei Terrazzamenti del Monferrato. Ma i contributi sono stanti tanti e tutti altrettanto importanti e di grande interesse, e hanno consentito di presentare e far comprendere al pubblico presente le peculiarità e la funzione di un Ecomuseo nella nostra provincia.
Da allora sono state numerose le iniziative organizzate per promuovere la conoscenza dell’Ecomuseo dei Laghi e coinvolgere i cittadini nella riscoperta delle peculiarità di un territorio ricco di storia e di tradizioni quale quello della provincia di Varese.
L’ultima iniziativa dell’associazione ecomuseale ha visto l’organizzazione di un convegno sul cibo monastico all’ex albergo Camponovo, lo scorso 28 marzo, cui hanno partecipato professori e ricercatori accademici. L’evento era parte del più ampio progetto Nutrendo anima e corpo finanziato dal ministero dei Beni culturali attraverso la legge 77/2006 per i siti posti sotto la tutela Unesco.
Consiglio dell’Ecomuseo del Campo dei Fiori
Presidente
Giangiacomo Cavenaghi
Consiglieri
Paolo Albrigo
Gianni Borsa
Arturo Bortoluzzi
Emanuele Brazzelli
Giancarlo Di Ronco
Attilio Fontana
Patrizia Kopsch
Bruno Pavan
Matteo Sacchetti
Sergio Vanini
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