Sottili: “Dobbiamo avere il coraggio di metterci la faccia”
Il mister del Varese commenta la sconfitta 5-1 in casa del Cittadella, ma guarda avanti: "Noi ci salveremo, ne sono certo. Ma questo pugno ci deve servire per ripartire e chi non ci crede stia a casa perchè non mi serve"
Clima teso in sala stampa per quanto riguarda il Varese dopo la sconfitta pesantissima di Cittadella, che inguaia ancora di più i biancorossi in classifica. Dopo il confronto duro a fine partita con i tifosi che hanno insultato la squadra per il pessimo risultato del campo, mister Stefano Sottili sottolinea che lui ci vuole mettere la faccia dopo questa partita negativa: «Se uno oggi non si aspettava una partita difficile non doveva neanche partire. Credo sia giusto invece partire dalla fine: io e i giocatori dovevamo metterci la faccia con i tifosi, che erano stati esemplari a venire giovedì all’allenamento a sostenerci. Io sono responsabile tecnico della squadra, mi è sembrato doveroso presentarmi in prima persona anche con la stampa. Mi sembrava da vigliacchi chiudersi dietro il silenzio stampa, che sarebbe stato più facile. Nel confronto con i tifosi sono state dette tante cose, ma non mi ricordo una richiesta per togliere la maglia. Se per ripartire bisognava toccare il fondo, da oggi lo faremo, perché peggio credo che così non si possa fare. Per me non c’è rassegnazione ma voglia di ripartire: totale. Questa partita andava giocata con piglio diverso: posso perdere un contrasto, non tre; e se ne perdo uno devo vincere l’altro o quanto meno pareggiarlo. Dico solo che ora si torna tutti a Varese in pullman mettendoci la faccia, come ho detto loro nel confronto a fine partita; chi si tira fuori lo faccia subito perché non ho bisogno di loro e questi non si devono presentare all’allenamento lunedì. Io il mosaico lo voglio ricomporre, anche picchiandomi con qualcuno. Io mi voglio salvare e non voglio parlare di retrocessione. Chi non lo capisce non giocherà in futuro, non mi interessa niente altro. Ricordiamoci di questo cazzotto fino al 31 maggio quando saremo salvi».
Decisamente di umore opposto il tecnico del Cittadella Claudio Foscarini: «Diciamo che abbiamo preparato bene la sfida. Ho detto ai ragazzi che avevamo solo un risultato. Noi dovevamo vincere per cercare l’impresa e così abbiamo fatto. La squadra ha fatto molto bene sia in fase di palleggio, tecnico e tattico. Siamo aggrappati a questa categoria e abbiamo vinto giocando una partita molto buona. Io ai miei ragazzi chiedo sempre il massimo e deve dire sinceramente che mi ha dato fastidio anche prendere il gol sul 5-0, ma è questione di mentalità. Adesso abbiamo cinque partite e saranno cinque spareggi contro squadre buonissime. Io devo essere sul pezzo e cercare di fare il massimo da qui alla fine. Non voglio parlare della forma del Varese, posso solo dire che oggi siamo stati più bravi noi».
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