Sul piano giovani, l’intesa tra Confartigianato e ministero del Lavoro

Un protocollo d'intenti e un sito internet per connettere scuole e mondo del lavoro. Prende forma il piano "garanzia per i giovani"

Cosa vuoi fare da grande? Il carrozziere o l’elettricista? Lo scenografo oppure lo stampatore 3D? Il fotografo? Lo chef o il cake designer? Qualsiasi cosa tu voglia fare, puoi farlo.

È questa l’idea che si ricava dopo una prima occhiata al sito www.valorizzati.it, presentato oggi, 7 maggio, a Roma durante l’incontro tra il ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Giuliano Poletti e il presidente di Confartigianato Giorgio Merletti, in occasione della firma del Protocollo d’intesa "Garanzia per i giovani". Il piano nazionale voluto dalla Commissione europea per tutti e 28 i paesi della Unione Europea, con l’obbiettivo di spronarli a "garantire a tutti i giovani di età inferiore ai 25 anni, un’offerta valida entro 4 mesi dalla fine degli studi o dall’inizio della disoccupazione". L’offerta, come si legge nel sito dell’Unione, può consistere in un impiego, un apprendistato, un tirocinio o un corso di studio, a seconda delle esigenze dell’interessato.

Secondo i dati presentati da Confartigianato, che ha appena pubblicato un Rapporto sul mercato del lavoro, per la fascia under 25, a marzo 2014, il tasso di disoccupazione è uguale al 42,7% del totale. Il doppio del 23,7% registrato nell’area Euro. Una vera e propria emergenza, causata anche dai problemi del sistema formativo e dal mancato dialogo tra scuola e imprese. "In Italia – si legge nel Rapporto – la percentuale di under 25 che studiano e lavorano è appena del 2,2%, a fronte della media del 14% dei Paesi dell’Ue. Sono 2.434.700 i giovani under 30 che non studiano e non lavorano. Inoltre, il 17,1% dei ragazzi italiani tra 18 e 24 anni, abbandona prematuramente percorsi di istruzione e formazione, a fronte di una media del 12,8% dell’Eurozona".

L’accordo tra il ministero e l’associazione degli artigiani, ha quindi lo scopo di individuare le migliori strategie per favorire l’incontro tra giovani e aziende artigiane e per sviluppare la cultura dell’autoimprenditorialità. Un percorso che ha, secondo Giorgio Merletti, presidente di Confartigianato la sua migliore espressione nell’apprendistato. «È lo strumento fondamentale per avvicinare i giovani al mondo del lavoro e per trasmettere le competenze tipiche delle attività che hanno fatto grande il made in Italy nel mondo».

Uno "strumento" che, secondo Merletti, è stato penalizzato dai numerosi cambiamenti normativi che lo hanno interessato. «L’apprendistato è stato frenato dai maggiori costi e vincoli introdotti nel 2012 dalla riforma Fornero e dalle incertezze applicative provocate dalle tre riforme succedutesi nel triennio 2011-2013. Risultato: tra il 2012 e il 2013 le assunzioni di apprendisti nell’artigianato sono crollate del 33,8%, a fronte di una diminuzione del 16% per il totale delle imprese». Sull’andamento dell’occupazione pesa poi il costo del lavoro.
Sempre secondo il Rapporto citato, con un cuneo fiscale pari al 47,8% l’Italia supera di 11,9 punti percentuali il livello medio del 35,9% di tassazione sui salari registrato nei 34 Paesi Ocse.

Il portale lanciato oggi da Confartigianato va quindi nella direzione di connettere scuole e istituti professionali, con imprese e aziende socie dell’associazione. Il sito, un grande
data-base graficamente semplice e intuitivo, indirizza l’utente a capire quale sia il profilo professionale più adatto alle sue capacità e al suo percorso formativo.
Valorizzati.it consente poi di crearsi un curriculum appetibile e di individuare quali siano i referenti a cui rivolgersi nella provincia o nella regione in cui si vorrebbe cercare lavoro.
Solo una goccia forse, ma una goccia che cade in un bicchiere tragicamente vuoto.
 

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 08 Maggio 2014
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