Confartigianato mette ordine nel caos del Sistri

Sul sistema di tracciabilità un primo risultato Confartigianato lo ha ottenuto. Ora chiedono al ministero dell’Ambiente di intervenire ancora con orientamenti chiari e precisi sulle 4 questioni più rilevanti

Sul Sistri (Sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti) un primo risultato Confartigianato lo ha ottenuto: le imprese fino a 10 dipendenti sono escluse dal pagamento del sistema di tracciabilità. Al ministero dell’Ambiente, però, gli artigiani chiedono di intervenire ancora con orientamenti chiari e precisi sulle questioni più rilevanti al momento: 1) il pagamento dei contributi entro il 30 giugno; 2) la procedura di cancellazione/restituzione delle chiavette usb; 3) l’esclusione del pagamento anche per i piccoli trasportatori e i piccoli gestori; 4) Capire come avverrà la possibile restituzione delle quote già versate dalle imprese escluse. (nella foto, imprenditori intervenuti a Malpensafiere a un convegno sul Sistri)

«Sappiamo di quanto le imprese siano impazienti di fronte alla cancellazione – spiegano i vertici di Confartigianato –  ma l’operazione non è immediata perché il ministero non ha ancora predisposto le procedure per la cancellazione in “massa” delle aziende».
Un primo consiglio agli imprenditori è di «non cedere alle voci allarmistiche e ai comunicati stampa minacciosi; i “se non ti cancelli entro…” o “non ti smaltisco se non ti cancelli…” devono essere presi con le pinze». Le imprese ancora incluse nel campo di applicazione del Sistri, infatti, devono pagare entro il 30 giugno perché questa è una disposizione di legge; la sospensione delle sanzioni a carico di chi non versa arriva fino al 31 dicembre 2014.
Quindi gli esclusi dal campo di applicazione del Sistri, per effetto del DM (decreto ministeriale) 24 aprile, non pagano né entro il 30 giugno né mai; gli esclusi dal campo di applicazione del Sistri, ma che intendono usare il Sistri, potranno pagare entro il 31 dicembre.

Procedura per la cancellazione/restituzione delle usb – Il ministero sta elaborando una propria procedura che verrà presentata prossimamente in linea con la possibilità di effettuare una cancellazione “massiva”, così come richiesto da Confartigianato. In ogni caso, tale procedura non ha niente a che vedere con la data del 30 giugno. Infatti, sarà perfettamente possibile cancellarsi dopo il 30 giugno senza che ciò implichi qualsiasi forma di contribuzione.
Meglio sottolineare che la cancellazione dal Sistri non ha nulla a che vedere con i sistemi di registrazione rifiuti e Mud. Infatti, una gestione ottimale dell’attività di movimentazione dei rifiuti, la compilazione del registro di carico e scarico rifiuti da parte di professionisti preparati e competenti, l’aggiornamento costante del registro e la predisposizione della dichiarazione annuale dei rifiuti (Mud) rappresentano, per l’impresa, una certezza quotidiana.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 27 Giugno 2014
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