È morto il tifoso del Napoli ferito durante gli scontri della finale di Coppa Italia
Il giovane di Scampia si è spento nella mattina di oggi. L'ultrà romanista, Daniele De Santis, ora è indagato per omicidio volontario
Ciro Esposito è morto. Il tifoso del Napoli ferito da alcuni colpi di arma da fuoco prima della finale di Coppa Italia tra la squadra partenopea e la Fiorentina dello scorso 3 maggio, si è spento al Policlinico Gemelli per una "insufficienza multiorganica".
Dopo una prima smentita, avvenuta ieri martedì 24 giugno, oggi la triste conferma. La morte del trentenne di Scampia va così ad aggravare la situazione di Daniele de Santis, l’ultrà giallorosso accusato di aver sparato contro il tifoso napoletano, per cui ora l’accusa di omicidio volontario.
I pm, Eugenio Albamonte e Antonino Di Maio, faranno notificare la nuova imputazione a De Santis, ora ricoverato in stato di arresto in una struttura medica penitenziaria. Gli inquirenti hanno affidato l’indagine alla Digos che dovrà accertare quanto emerso negli ultimi giorni, ovvero se Esposito, durante la lunga degenza in ospedale, sia stato in grado di riconoscere in Daniele De Santis il suo aggressore. Proprio per cercare di appurare la verità su quel tragico pomeriggio, verrano sentiti i familiari, gli amici e chi si è alternato al capezzale del ferito.
I familiari di Esposito hanno fatto sapere a vari testate giornalistiche di non volere vendetta ma giustizia per la morte del loro caro. «Quel maledetto 3 maggio – si legge nell’appello della famiglia – il nostro Ciro è intervenuto in via Tor di Quinto a Roma per salvare i passeggeri del pullman delle famiglie dei tifosi del Napoli calcio. Il nostro Ciro ha sentito le urla di paura dei bambini che insieme alle loro famiglie volevano vedere una partita di calcio; è morto per salvare gli altri. Chiediamo alle istituzioni di fare la loro parte. Daniele De Santis non era solo. Vogliamo che vengano individuati e consegnati alla giustizia i suoi complici. […] Vogliamo che chi, nella gestione dell’ordine pubblico, ha sbagliato paghi. Innanzitutto il prefetto di Roma che non ha tutelato l’incolumità dei tifosi napoletani. Chiediamo al presidente del Consiglio di accertare le eventualità responsabilità politiche di quanto accaduto».
Il sindaco di Napoli, Luigi De Magistris, ha dichiarato per la giornata di oggi il lutto cittadino, mentre Angelo Pisani, presidente della municipalità in cui si trova Scampia, ha fatto sapere di aver iniziato una raccolta firme per chiedere al presidente della Repubblica la medaglia al valore civile per commemorare il tifoso.
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