I manager Sea: “Ci tagliamo lo stipendio”

Con questa mossa, sollecitata dal sindaco Pisapia, la dirigenza fa un passo avanti verso i lavoratori. Per riproporre l'accordo che prevede i licenziamenti alla Sea Handling e le riassunzioni nella newco, Airport Handling

Una sessantina di manager della Sea hanno inviato una lettera al presidente Pietro Modiano e al sindaco Giuliano Pisapia in cui annunciano che si taglieranno una mensilità dello stipendio. Inoltre si sono detti disponibili a una riduzione tra il 25 e il 46 per cento della parte variabile della busta paga. Lo ha detto ieri il sindaco di Milano durante una commissione su Sea Handling.
(nella foto, il presidente della Sea Pietro Modiano)

Questa lettera è importante per un motivo. I sindacati Adl e Cub avevano condotto la campagna contro l’accordo del 4 giugno dicendo che i sacrifici venivano scaricati tutti sui lavoratori e non sulla dirigenza. Il tema ha fatto presa e al referendum hanno vinto i no. Ora l’azienda si dice pronta a condividere i sacrifici con un gesto politico ed economico. Dunque, potrebbe essere la premessa per tornare a quell’accordo, che il 4 giugno avevano firmato tutti i sindacati tranne Cub e Adl.

LA MULTA EUROPEA  
L’ACCORDO PER EVITARE LA MULTA  
LA BOCCIATURA DELL’ACCORDO DEI LAVORATORI

Ieri in commisisone a Milano oltre al sindaco Pisapia e al presidente Modiano c’erano i rappresentati di quasi tutte le sigle sindacali. I manager di Sea hanno recepito la moral suasion esercitata dal sindaco (e dal Pd) che nei giorni scorsi aveva chiesto ai dirigenti di Sea un atto di solidarietà e di equità a fronte dei sacrifici dei lavoratori. Secondo il presidente Modiano la riduzione varrebbe un totale di 3 milioni di euro. L’importo recuperato «sarà consegnato ad Airport Handling, la nuova società che prenderà il posto di SeaHandling. Ieri hanno preso la parola anche i sindacati. Stefano Malorgio della Cgil ha difeso a spada tratta l’accordo firmato dall’azienda il 4 giugno. Renzo Canavesi dei Cub (nella foto, una manifestazione), a capo del fronte del No, ha invece rinnovato le critiche alla Sea e ai grandi sindacati, e aperto uno spiraglio «L’apertura è sufficiente, ringrazio il sindaco Pisapia, ma ora è necessario rimettersi intorno a un tavolo». In ogni caso per la Cub bisognerà sottoporre a referendum un eventuale nuovo accordo. Che potrebbe essere lo stesso del 4 giugno, con in più la riduzione di stipendio ai manager.

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Pubblicato il 25 Giugno 2014
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