Il candidato sindaco e segretario del Pd Zagari si dimette
Dopo la difficile campagna elettorale che ha avuto come esito la rielezione di Angelo Pierobon, Fabio Zagari ha deciso di dimettersi con un comunicato. Con lui la maggioranza del direttivo
Dopo la difficile campagna elettorale, che ha avuto come esito la rielezione di Angelo Pierobon, rappresentante dell’area di centrodestra, il segretario comunale di Arcisate, e candidato Sindaco, Fabio Zagari, ha deciso di dimettersi. Lo ha annunciato con una nota questa notte, 17 giugno 2014.
«Nelle settimane che hanno seguito l’esito delle elezioni amministrative del 25 maggio – spiega Zagari (nella foto) – ho meditato a lungo su quale fosse il percorso migliore per portare fuori da una situazione molto complicata il Circolo del PD di Arcisate che ho avuto l’onore di guidare negli ultimi 4 anni. Purtroppo i continui e violenti attacchi personali che ho subito e che continuo a subire più dall’interno del mio Partito che dall’esterno mi hanno convinto che solo facendo un passo indietro si possa fermare questo stillicidio».
Con Zagari, si dimette anche maggioranza del Direttivo di Circolo di Arcisate. Ma, nella lettera, l’ex candidato sindaco spiega personalemente i motivi di questa sua rinuncia: «Gli obiettivi che ci eravamo posti sin dal congresso di Circolo del 29 ottobre 2010 e rinnovati il 27 ottobre 2013, erano chiari: costruire un partito credibile, profondamente rinnovato e prepararsi alle elezioni amministrative del 2014 con un progetto politico ampio e che avesse basi solide. Purtroppo il lavoro di ricostruzione e rinnovamento politico che abbiamo portato avanti, si è scontrato per l’ennesima volta con le più squallide logiche autodistruttive che hanno portato tre iscritti al Partito Democratico ad aderire ad una lista antagonista a quella presentata dal Circolo del PD locale».
La lista in questione è "Liber@rcisate" che aveva come candidato sindaco Daniele Resteghini, e che ha visto, negli ultimi giorni di campagna elettorale, anche il sostegno del segretario cittadino del Pd varesino Fabrizio Mirabelli e del deputato "di lungo corso" Daniele Marantelli: endorsement "pesanti" contro il segretario della cittadina della Valceresio, che ha potuto però contare sul sostegno, tra gli altri, della deputata Maria Chiara Gadda.
Daniele Resteghini: "Ecco perchè il centrosinistra non si è presentato unito ad Arcisate"
«Il centrosinistra ad Arcisate ha una lunga storia fatta di divisioni e ripicche personali che negli anni hanno sempre consegnato la guida del paese al centrodestra – ha proseguito Zagari – Sono profondamente dispiaciuto per la sconfitta elettorale. Ma ancora di più lo sono per come è maturata. Nessun rispetto degli organismi dirigenti, nessun rispetto della linea politica condivisa e votata dagli iscritti. Solo la volontà latente di alcuni componenti di questo Circolo di distruggere il lavoro fatto e di bruciare l’ennesima generazione politica. Una storia già vista dal quale, ad Arcisate, è impossibile uscire se non con azioni forti».
L’amarezza più grande di Zagari, come scrive nella sua nota a margine delle dimissioni, «E’ stata quella di aver visto i tanti giovani che ci hanno supportato in questa lunga campagna elettorale, non capire come iscritti che hanno alle spalle oltre 40 anni di militanza politica abbiano potuto scendere in campo contro il loro stesso Partito con la certezza di una duplice sconfitta».
Zagari però si dimette a testa alta e auspica un eguale passo indietro da chi ha contribuito alla sconfitta: «Di fronte ad un Circolo che ciclicamente mostra rigurgiti autolesionisti da parte di figure che ad Arcisate hanno solo e soltanto saputo collezionare sconfitte elettorali brucianti, spero che un gesto forte come le dimissioni di un Segretario democraticamente eletto dagli iscritti, possa sortire qualche effetto l’auspicio è che queste figure, dopo l’ennessimo disastro politico, si facciano definitivamente da parte e decidano di lasciare il campo ad una nuova generazione di giovani amministratori sui quali non grava l’eredità politica di una sinistra riottosa e perdente».
L’ormai ex segretario non cederà inoltre la sua tessera da militante PD: «Per quanto mi riguarda, rimarrò lealmente nel Partito Democratico che io stesso ho contribuito a fondare ad Arcisate e lavorerò con immutato entusiasmo per rinnovarlo nelle idee e nelle persone, perchè nel 2019 dovremo affrontare una nuova sfida alla quale dovremo arrivare preparati».
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