L’Uruguay manda a casa l’Italia di Prandelli
Una rete di Godin all'81' decide il terzo match mondiale degli azzurri, rimasti in dieci per una discutibile espulsione di Marchisio. L'arbitro grazia Suarez. Il ct rassegna le dimissioni
Per la seconda volta consecutiva l’Italia finisce fuori dai Mondiali dopo la prima fase. Il girone è fatale agli azzurri che incassano il secondo 0-1 consecutivo, questa volta per mano dell’Uruguay e tornano mestamente a casa, lasciando alla "Celeste" e al sorprendente Costa Rica il passaggio del turno.
Il ct Prandelli trae le conlusioni e al termine del match rassegna le sue dimissioni (nonostante i due anni di contratto ancora davanti). «Rassegno le dimissioni – ha detto il ct -. Ho già parlato con il presidente Abete e con Albertini, mi sembra giusto visto il fallimento del progetto tecnico».
A decidere il match è innanzitutto una rete di testa di Godin su azione d’angolo all’81’ (a lato nel fotogramma Rai): il difensore dell’Atletico Madrid è specialista in situazioni simili e ha battuto imparabilmente Buffon, che per il resto della gara è stato ottimo. Ma questo non è stato il solo episodio rimarcabile della partita: l’Italia, cui bastava un pareggio, è presto rimasta in dieci nella ripresa per una discutibilissima espulsione di Marchisio (fino a quel momento l’arbitro non aveva quasi utilizzato i cartellini). E ancora più clamoroso è stato un morso di Suarez a Chiellini (sotto nel fotogramma Rai) pochi istanti prima del gol uruguaiano, non visto dal fischietto messicano Rodriguez che finisce dritto dritto accanto a Byron Moreno, l’arbitro che sancì l’eliminazione azzurra nel 2002.
Al di là di ciò però (e del ko di Verratti, il migliore fino all’infortunio), l’Italia ha fatto davvero poco in attacco per provare a vincere. La coppia di punte Balotelli-Immobile ha completamente steccato, con il milanista tolto per disperazione da Prandelli dopo i primi 45′ in cui si è visto solo per un’ammonizione. La sola occasione capace di impensierire Muslera porta quindi la firma del solito, instancabile Pirlo, che ha provato una punizione nel primo tempo. Per il resto gli azzurri hanno creato poco o nulla: un fuorigioco di Immobile, un tiro di Parolo rimpallato in corner, una bella combinazione tra Cassano e Tiago Motta (entrambi inseriti a partita in corso) che l’oriundo non è riuscito a sfruttare. Poco, pochissimo, anche perché l’Uruguay – senza fare faville – ha comunque impegnato Buffon con Suarez.
Ora dunque in Brasile si va avanti senza Italia e Inghilterra, le due europee del girone D, e per Prandelli è l’ora delle critiche, sia per le scelte precedenti al Mondiale (l’esclusione di Pepito Rossi su tutto), sia per quanto accaduto in Sudamerica (cambi di modulo, formazione sbagliata con la Costa Rica, sostituzioni rivedibili con l’Uruguay).
GUARDA i momenti salienti (fotogrammi Rai)
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