Lavoro in nero negli autolavaggi. Raffica di multe

I Carabinieri del nucleo del Lavoro di Varese hanno ispezionato tre strutture scovando lavoratori senza contratto

Nella mattina di oggi, i militari del Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro di Varese, unitamente agli Ispettori del Lavoro della medesima Direzione Territoriale del Lavoro, nell’ambito dei controlli in materia di tutela della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro, nonché della lotta al lavoro sommerso, hanno effettuato tre controlli mirati nel settore autolavaggi. 
L’efficacia dell’attività ispettiva, rappresentata dai risultati conseguiti e sotto meglio specificati, è il frutto di un’attenta attività preventiva di “intelligence” svolta dai militari del Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro i quali hanno individuato e monitorato gli “autolavaggi” in argomento che hanno poi presentato le seguenti criticità: 
Nel primo autolavaggio sito nel Comune di Mornago, è stata riscontrata la presenza di un lavoratore non regolarmente assunto. 
Nel secondo autolavaggio sito nel Comune di Castellanza, è stata accertata una situazione più grave della precedente, infatti questa volta si è riscontrato  che su cinque persone impiegate a lavoro, tre erano impiegati completamente in nero (quindi senza regolare contratto di assunzione, ed alcuna tutela previdenziale ed assistenziale).  Per tale motivo è stato adottato il provvedimento di sospensione attività imprenditoriale per superamento della percentuale 20% del personale non in regola. Inoltre è stato accertato che il titolare dell’attività ha illecitamente installato un impianto di sorveglianza privo di regolare autorizzazione della Direzione Territoriale del Lavoro di Varese (in questo caso il datore di lavoro viene segnalato alla  Procura della Repubblica competente, in quanto trattasi di illecito penale).   
Nel terzo autolavaggio sito nel Comune di Solbiate Olona, è stata accertata una situazione ancor più grave, infatti questa volta si è riscontrato che la totalità delle persone occupate  (4 persone) erano impiegati completamente in nero (quindi senza regolare contratto di assunzione, ed alcuna tutela previdenziale ed assistenziale).  Anche stavolta è stato adottato il provvedimento di sospensione attività imprenditoriale per superamento della percentuale 20% del personale non in regola.  
Per il “lavoro nero” sono quantificabili al momento sanzioni amministrative pari ad euro 29.850,00 (in totale), più le somme dovute per i contributi previdenziali non versati ed oneri evasi (al momento non quantificabili);

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 14 Giugno 2014
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