“Non innaffiate il giardino italiano”, lo spot contro le imprese frontaliere
Una campagna della Camera di Commercio ticinese invita a preferire le aziende locali. La metafora scelta è quella di un uomo che si prende cura del prato del vicino e non del suo
Un uomo innaffia il prato del vicino mentre il suo assomiglia ad un campo di patate. Intanto una voce lo mette in guardia dalla pallonata che presto lo colpirà in viso: «Investire nel giardino del vicino può essere pericoloso». Il significato di questo spot, che sta passando sulla televisione svizzera, si può comprendere in fretta, basta leggere il titolo: "L’economia ticinese unita contro la concorrenza sleale". Così la Camera di Commercio del Canton Ticino (con la Società degli impresari costruttori, l’Associazione interprofessionale di controllo e l’Unione associazioni dell’edilizia) ha promosso una campagna pubblicitaria per suggerire ai consumatori di preferire le imprese ticinesi a quelle straniere. Una scelta che dovrebbe servire, secondo l’ente, a evitare "il pericolo di una crisi generale".
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Il manifesto della campagna:
Nei territori svizzeri di confine il malcontento verso la concorrenza italiana, quella dei lavoratori frontalieri ma anche quella delle piccole imprese e degli artigiani più semplicemente chiamati "padroncini", è noto da tempo. Questi ultimi sono accusati di lavorare spesso in situazioni di irregolarità e fare "dumping salariale"ed è inoltre sottolineata la mancanza di reciprocità per le aziende elvetiche che vorrebbero lavorare in Italia.
Il Ticino fa sul serio: ostacoli per i "padroncini" e più tasse per i frontalieri
Ci sono politici che chiedono più controlli verso le aziende frontaliere e ce n’erano altri che invocavano la costruzione di muri alla frontiera. Questa volta la voglia di barriere non si leva però da un partito ma da un ente istituzionale, quello che rappresenta l’insieme delle imprese. Il messaggio scelto è senza dubbio efficace resta un solo dubbio: siamo certi che l’erba del vicino (italiano) sia davvero così verde e l’altra (quella svizzera) così arida?
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