Nuova Ikea, Rescaldina ora dialoga con Legnano
Cambio di rotta nei rapporti tra le due amministrazioni dopo l'elezione del nuovo sindaco in uno dei due comuni interessati dal progetto di insediamento commerciale. Dopo l'incontro con Centinaio: "Ora avanti insieme"
Nasce l’asse Legnano-Rescaldina sulla questione Ikea e debutta ufficialmente con una nota congiunta dei due sindaci Alberto Centinaio e Michele Cattaneo che si sono incontrati martedì 17 giugno al fine di fare il punto sulle diverse questioni di ordine politico-amministrativo che interessano entrambi i Comuni. A favorire l’incontro hanno giocato due fattori: la stessa appartenenza politica dei due primi cittadini dopo il cambio avvenuto in seguito al voto amministrativo rescaldinese, la posizione quantomeno prudente di Cattaneo sull’insediamento commerciale a partire dalla campagna elettorale.
La discussione è stata definita dai due «ricca e costruttiva perchè ha permesso di condividere alcune priorità d’azione. In particolare è stata sottolineata la reciproca volontà di collaborazione sui temi di Expo 2015 e sul problema della sicurezza. Inoltre è emersa l’esigenza di costruire insieme strategie efficaci per il futuro delle società partecipate da entrambi i Comuni, prime fra tutte la costituenda società per i servizi sociali di zona ed Euroimpresa».
Ma è senza dubbio il tema Ikea ad aver tenuto banco durante il faccia a faccia e i due Sindaci hanno innanzitutto stigmatizzato le recenti dichiarazioni dell’ex primo cittadino di Rescaldina, Paolo Magistrali, che ha ipotizzato una presunta subalternità del sindaco Cattaneo al collega di Legnano durante il primo consiglio comunale di insediamento: «La verità è un’altra: – spiegano i due – Legnano e Rescaldina concordano su un radicale cambio di rotta nel metodo di gestione del progetto di insediamento commerciale del colosso svedese e della galleria commerciale». Nella nota stampa rilasciata si sottolinea che entrambe le amministrazioni sono per il dialogo e la cooperazione con i Comuni dell’Altomilanese definendolo «un valore ineludibile e che senza il rispetto e l’ascolto degli altri esiste solo l’isolamento che, alla lunga, può penalizzare gli artefici di una sbagliata modalità di gestione delle relazioni sovra comunali».
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Sul merito della vicenda Ikea – in particolar modo sulle motivazioni dell’esclusione di Legnano dall’accordo di programma – entrambi i Comuni sono tuttora autonomamente impegnati a verificare la documentazione posta alla base di tale accordo attraverso approfondimenti tecnici, politici, giuridici e amministrativi. I due sindaci sottolineano, però, che «sul metodo di gestione della vicenda possiamo già affermare che esiste piena e reciproca volontà di cambiare radicalmente le modalità di relazione: nessuna subalternità, né da parte di Rescaldina verso Legnano, né da parte di Legnano verso Rescaldina; piena condivisione della volontà di garantire rapporti di reciproco ascolto e di pieno rispetto della pari dignità. Il tutto nella convinzione che questa modalità di azione sia la strada migliore per garantire un sano ed equilibrato sviluppo dell’Altomilanese».
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