Paesi in festa, ladri in azione: spari e speronamenti nella notte
Il blitz di un commando di specialisti nella sera di sabato mette in allarme i paesi di confine. Almeno tre i malviventi fuggiti, che non si fermano neppure all’alt intimato armi in pugno
Professionisti dello scasso in trasferta, ladri determinati e con sangue freddo che identificano dove e quando colpire, e con la prontezza di resistere alle forze dell’ordine e di non fermarsi neppure di fronte a colpi esplosi in aria. Anzi, in un frangente, il “palo” della banda ha tentato di investire un agente per poi assicurarsi la fuga speronando un’auto di servizio della polizia locale.
Siamo nella serata di sabato scorso e in Valceresio è festa: c’è il palio dei rioni, un evento che riguarda tre paesi: Clivio, Saltrio e Viggiù. C’è fermento e animazione: in molti seguono l’evento e le forze dell’ordine sono in zona per assicurare che tutto proceda per il meglio.
Una pattuglia della polizia locale delle Cinque vette nota verso le 22 qualcosa di strano: un uomo all’interno di un’auto parcheggiata, a fari spenti, aspetta qualcuno? Gli agenti vogliono vederci chiaro e un’auto di servizio accosta poco distante. Un agente esce dall’auto e si avvicina alla Grande Punto – poi risultata rubata – con all’interno un tizio che tutto d’un tratto accende il motore e cerca di investire l’agente, che fa in tempo ad estrarre la pistola ma anche a scansare per miracolo l’utilitaria. Ma non finisce qui: il malvivente sperona l’auto dei ghisa e colpisce con la retro un muro: manovre pericolosissime e veloci, per assicurarsi la fuga. A quel punto per gli uomini della polizia locale appare chiaro che si tratta di un “palo”: il conducente chiama rinforzi e si getta all’inseguimento della Fiat; il collega rimane invece sul posto e cerca di capire dove possano essere finiti i complici.
In quel momento giunge un’altra pattuglia di sostegno e qui avviene il contatto fra uno dei ladri e un vigile: i due uomini si guardano, ma l’inseguito abbassa d’un tratto le mani, come se volesse prendere un’arma. A quel punto viene estratta l’arma d’ordinanza ed esploso un colpo di pistola in aria, che tuttavia non fa desistere dalla fuga: il ladro sparisce, assieme probabilmente ad un altro complice, nel folto della boscaglia. Si scoprirà più tardi che il malvivente aveva appena messo a soqquadro un appartamento poco distante.
Il palo alla guida dell’auto si infila nel frattempo in un vicolo cieco: anche lui abbandona l’auto con all’interno diverso materiale da scasso, fra cui anche picconi, chiavi e cacciaviti. Nel cruscotto una Beretta calibro 9: per fortuna è una “scacciacani”, riproduzione fedele, ma a salve, delle armi in dotazione alle forze dell’ordine.
Sul posto parte una caccia all’uomo, coadiuvata anche da alcune pattuglie del carabinieri e della guardia di Finanza. Assieme agli uomini del commissario Carlo Gaffuri, la battuta si protrae per ore, senza tuttavia portare alla cattura del commando, che probabilmente ha trovato riparo oltre confine, dove nel frattempo venivano allertate le autorità. Non si esclude vi siano collegamenti con i furti compiuti, la stessa sera, nel comune svizzero di Arzo, a pochi chilometri da dove si sono consumati i fatti di Baraggia. Le indagini, che si spingono ben oltre l’area di competenza del servizio associato, proseguono sotto la direzione della Procura della Repubblica di Varese, in collaborazione con l’Arma. “Si rammenta ai cittadini – dicono dal comando della polizia locale delel Cinque Vette – , per emergenze e segnalazioni urgenti, il numero verde del servizio, 800-960396. Nei prossimi giorni il servizio mirato contro i topi d’appartamento verrà potenziato, anche con servizi in abiti civili”.
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