Pgt: “Un nuovo piano per una nuova città”
La dichiarazione di voto del capogruppo del Partito Democratico, Aureliano Gherbini, sull'approvazione del Pgt dopo 20 ore di consiglio comunale
La dichiarazione di voto del capogruppo del Partito Democratico, Aureliano Gherbini, sull’approvazione del Pgt dopo 20 ore di consiglio comunale.
Un grazie ai colleghi Consiglieri, grazie al Presidente e al Sindaco, ma in particolare rivolgo i miei ringraziamenti all’Assessore Alice Bernardoni, ai membri della Commissione Consigliare Urbanistica e Ambiente e agli uffici comunali che, di concerto, hanno lavorato con serietà e e intensità su questo Piano di Governo del Territorio della Città di Tradate Questo è il Piano di Governo del territorio della nostra città, e di questo documento strutturale ed essenziale per un equilibrato sviluppo urbanistico di Tradate e per la qualità della vita dei Tradatesi ad esso annessa, di questo documento primariamente politico, il PD non può che esserne soddisfatto.
È stato necessario intervenire, con fermezza e lungimiranza, laddove, nel recente passato non si è prestata sufficiente attenzione allo sviluppo sostenibile della città. È stato necessario invertire la rotta, invertire la direzione, lungo una folle corsa che da anni sembrava definitivamente irreversibile: la stella polare di questo processo decennale è stata l’idea che la cementificazione fosse il ”bancomat” dell’amministrazione comunale.
Che il territorio e la cementificazione di esso, non dico selvaggia, ma certamente eccessivamente squilibrata, fosse un tratto distintivo e caratterizzante, perché necessario, di una presunta sana amministrazione. Così non può essere. E così più non sarà. Il nostro è un PGT coraggioso. Perché la maggioranza politica, che attualmente governa la Città, ha avuto il coraggio di opporsi radicalmente all’espansione del perimetro del costruito e del costruibile, del perimetro del tessuto urbano. Dentro al perimetro: la città. Fuori: i boschi e i campi. Dentro: lo sviluppo, il recupero, la riqualificazione, la crescita qualitativa. Fuori: i polmoni verdi, le aree agricole e, più in generale, il rispetto per l’ambiente e per gli ecosistemi.
Durante la prima seduta di questo lungo Consiglio Comunale qualche collega ”di destra” ha sostenuto una tesi piuttosto bizzara: ossia che questo PGT non fosse ”sufficientemente di sinistra”. Ma cosa significa ”di sinistra”, se non zero consumo di suolo? Che cosa significa ”di sinistra” se non abbattimento del 50% delle volumetrie già edificabili? Che cosa significa ”di sinistra” se non più mobilità dolce? La terra in cui viviamo, dice un proverbio orientale, non è ereditata dai nostri padri ma è presa in prestito ai nostri figli.
Questa è la nostra conspaevolezza, questa è la stella polare del Partito Democratico.
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