Piazza Libertà, il comitato torna sul piede di guerra
Dal progetto di pedonalizzazione parziale all'idea di una rivisitazione della piazza con nuovo arredo urbano e modifiche alle vie vicine. L'idea non piace al comitato
«Un progetto assurdo, fare una piazza pavimentata lasciando le auto ma dando un colpo di grazia al commercio». Il comitato contro la "nuova Piazza Libertà" torna sul piede di guerra contro il progetto (già modificato, dopo le incertezze dello scorso anno) che ridefinisce la piazza all’ingresso di Cassano Magnago.
«Dopo l’ennesima riunione di giovedì 29 maggio presso il Palazzo comunale con il Consigliere comunale Mazzucchelli, delegato al Traffico ed una delegazione del Comitato “No nuova Piazza Libertà Cassano Magnago” e dopo il confronto con le intenzioni dell’operatore economico che deve realizzare l’intervento, il Comitato cittadino rappresentato dall’Avv. Maria Teresa Vaccaro è sempre più ostinato e convinto nel ritenere che le determinazioni di questa Amministrazione comunale in merito alla realizzazione della nuova Piazza si rivelino sempre più illogiche e
irrazionali». Non piace l’idea iniziale, non piace nemmeno la ridefinizione più recente: «Dall’assurdo progetto iniziale di creare una piazza pedonale dove da anni esiste un crocevia automobilistico di alta percorrenza tra Cassano e Gallarate, siamo passati, solo per non ammettere che si è sbagliato, all’idea, altrettanto illogica ed irragionevole, di pavimentare comunque la Piazza lasciandola tuttavia aperta al transito delle auto con un misero spazio per qualche elemento di arredo urbano e niente altro. L’intenzione sarebbe quella di rendere vivibile “un crocevia” e rendere più sicure le Vie circostanti. Peccato che di vivibilità e sicurezza non se ne vedrebbe proprio nulla. Grave conseguenza che ne deriva invece è un radicale cambiamento della viabilità cittadina con obbligo per il cittadino cassanese che deve usufruire di alcuni servizi o semplicemente raggiungere la propria residenza, di un percorso interno del tutto scomodo e inutile. E per i commercianti delle due vie principali (Via Cinque Giornate e Via IV Novembre) interessate dalle modifiche il definitivo colpo di grazia per le loro attività. Tutto questo verrebbe attuato con semplici ordinanze quando invece dovrebbe far parte di una più ampia trasformazione viabilistica da inserire e discutere in Consiglio comunale in sede di Piano del Traffico.La proposta dei commercianti e residenti del Comitato di fare delle prove preliminari sulla viabilità è rimasta totalmente disattesa dal Comune: prima si spendono i soldi per pavimentare il crocevia che tale rimarrebbe, si modifica la viabilità e poi se ci si accorge che non va bene si vedrà…intanto i soldi sono andati… Oltre al danno vi è anche la beffa dell’incertezza delle date di inizio e fine lavori e del periodo di chiusura totale della Piazza per la pavimentazione.Per il Comune sarà tutto finito per l’inizio delle scuole; per l’operatore economico interpellato non se ne parla proprio, forse a settembre o forse l’anno prossimo. Incertezza questa che si riversa esclusivamente sulle attività economiche che da un giorno all’altro, senza un minino di programmazione, si vedrebbero danneggiate con totale paralisi delle proprie attività». Il comitato è contrarissimo e propone invece due diverse mosse: «una consultazione popolare» sul progetto e delle «prove viabilistiche preventive e non post intervento» per valutare l’effettivo impatto del progetto.
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