Processo all’ex-suora accusata di stalking, si riparte a ottobre

Si è svolta questa mattina (mercoledì), dopo due rinvii, la prima udienza del processo a carico dell’ex-suora dell’ordine delle Figlie di Maria Ausiliatrice, Mariangela Farè, accusata di abusi sessuali, violenza privata e atti persecutori nei confronti di una 26enne di Busto Arsizio che si è poi suicidata nel 2011. La presidente del collegio giudicante Renata Peragallo (che ha preso di Adet Toni Novik a capo della sezione penale di via Volturno) ha stabilito che il trio di giudici che dovrà decidere sui capi d’imputazione nei confronti della religiosa dovrà essere formato entro e non oltre la prossima udienza dell’8 ottobre e che, se non arriveranno i due nuovi giudici che si attendono, rimarranno Sara Cipolla e Daniela Frattini. Inoltre il collegio ha stabilito un calendario di udienze fino alla fine di novembre. «Una buona notizia – ha commentato il legale della famiglia della vittima Tiberio Massironi – dopo alcuni rinvii si potrà cominciare il dibattimento e stabilire quanto accaduto tra la signora Farè e la ragazza». 

La storia, terribile in particolar modo per il suo tragico finale, è emersa nel novembre del 2012 a seguito delle indagini da parte degli investigatori del commissariato di Busto Arsizio che hanno rinvenuto materiali video e diari custoditi dalla 26enne fino al momento del suo suicidio all’interno della casa dove si tolse la vita nel giugno del 2011. L’enorme mole di documentazione conteneva le confessioni della giovane educatrice dell’oratorio di Sant’Edoardo che denunciava i presunti abusi subiti dalla Farè, difesa dai legali Servidio e Busignani, sin da quando aveva 13 anni e che sarebbero continuati, soprattutto a livello psicologico, fino al 2011. Proprio in quell’oratorio le due si sarebbero conosciute in quanto la suora per molti anni aveva prestato servizio presso la parrocchia del quartiere.