Respinte le dimissioni, Laura Bignami rimane Senatrice
Con 190 voti contrari il Senato ha deciso che la bustocca Laura Bignami debba rimanere in carica. Uscì dal Movimento 5 Stelle in contrasto con la linea dei suo ex-colleghi
Sono stati 190 i voti dei Senatori della Repubblica Italiana che hanno respinto le dimissioni presentate da Laura Bignami. Una larghissima maggioranza bipartisan che ha espresso la sua fiducia e la sua vicinanza alla senatrice bustocca che, in aperto contrasto con la linea di Beppe Grillo, ha rassegnato le dimissioni dal suo ruolo.
La discussione ha impegnato l’aula del senato per oltre un’ora e nei loro interventi i senatori intervenuti hanno mostrato la propria fiducia nei confronti della senatrice espulsa dal Movimento 5 Stelle. L’unico intervento discordante è stato quello del senatore pentastellato Maurizio Buccarella.
«Le mie dimissioni sono state una denuncia per le irregolarità registrate con espulsione dei nostri colleghi» ha spiegato la senatrice nel suo intervento (qui il testo integrale, ndr). «La sopraffazione numerica non è considerata democrazia» ha scandito dal suo scanno precisando dunque che «le armi nobili» per contrastare quella situazioni sono state «le mie dimissioni e la pubblica discussione in questa aula». Secondo Laura Bignami «nel gruppo dei 5 stelle è scomparsa la parte dialogante» e così sono state escluse «quelle voci considerate fuori dal coro ma che, in realtà, erano molto più intonate di altre».
A seguito di quella vicenda, ricorda la senatrice rivolgendosi ai suoi ex compagni di partito, «ha colpito il silenzio» che altro non è che «il primo passo per la corruzione». Con la voce rotta dall’emozione, ha poi rammentato che «qualcuno ha perso di vista quelle nostre stelle e la loro utilità» e che quello che sarebbe dovuto essere un garante del movimento «si è autotrasformato in dirigente». La senatrice è comunque convinta che «la politica sta cambiando e noi siamo stati i principali artefici» e proprio per questo «ho rassegnato le mie dimissioni come messaggio, perchè se non si può cambiare democraticamente è meglio farsi da parte». Pronta dunque a lasciare «con qualche rimpianto ma senza rimorsi» ma con i 190 voti a suo sostegno l’esperienza politica di Laura Bignami continuerà.
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