Stalking in moschea, musulmani e digos “salvano” ragazza

Cinque anni di incubo per una marocchina a causa di un connazionale più anziano che era rimasto stordito dalla sua bellezza. Decisiva la collaborazione degli islamici

Ecco un storia con aspetti personali e sociali inducono a riflettere. Una donna indifesa, una comunità che la protegge. Un uomo di 34 anni è stato indagato per stalking nei confronti di una connazionale che, come lui, frequentava la moschea di via Giusti a Varese. La ragazza è una marocchina di 25 anni e fin dall’età di 19 anni era stata avvicinata dall’uomo che se n’era invaghito vedendola lavorare nel negozio dei genitori a Varese.

SUL BUS
Il corteggiamento è stato subito rifiutato dalla giovane, che tra l’altro è una donna molto seria e di grande bellezza, mentre il persecutore ha invece un aspetto un po’ trascurato secondo quanto è emerso dalla indagini della digos. Ebbene, una volta capito che la ragazza che non aveva alcuna intenzione di fidanzarsi, il 34enne ha inviato alcuni suoi parenti dal padre per chiederne la mano, ma è stato definitivamente rifiutato. A quel punto, ha iniziato a perseguitare la ragazza: sguardi, ammiccamenti, poi avances sempre più pesanti, inseguimenti sul bus e appostamenti alla fermata, anche decise molestie.

LE VOCI
In 5 anni di incubo la ragazza è stata in pratica costretta ad abbandonare diversi amici e gli ambienti della moschea che frequentava. Ma l’aspetto più subdolo della vicenda è che il pretendente ha cercato di minarne la reputazione, spargendo la voce tra i musulmani di Varese che la giovane fosse andata a letto con lui. Una falsità assurda, che ha convinto il padre a chiedere aiuto ai responsabili della comunità religiosa, i quali hanno avviato una collaborazione con la questura per cercare di strappare la ragazzina a questa persecuzione. L’inchiesta coordinata dal pm Annalisa Palomba è terminata e sebbene sia solo indagato a piede libero il persecutore, che ha costretto la sua vittima a cambiare abitudini di vita, potrebbe presto andare a processo.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 11 Giugno 2014
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