Camere di commercio, Maroni: “Renzi cambi il decreto”

Questa la richiesta del governatore lombardo: "Assurdo penalizzare il sistema"

roberto maroni "E’ un’assurdità penalizzare le Camere di Commercio". Lo ha ribadito il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, che, questa mattina, ha partecipato – insieme agli assessori Gianni Fava (Agricoltura), Mario Melazzini (Attività produttive, Ricerca e Innovazione) e Mauro Parolini (Commercio, Turismo e Terziario) e al sottosegretario Daniele Nava (Riforme istituzionali, Enti locali, Sedi territoriali e Programmazione) – a una riunione straordinaria del Consiglio camerale lombardo allargato alle associazioni, nel corso della quale è stato condiviso un ‘Manifesto di tutte le imprese unite a favore di una istituzione utile fatta dalle imprese per le imprese’.
Tra i firmatari del Manifesto i rappresentanti di tutto il mondo economico del territorio: industriali, commercianti, artigiani, consumatori, sindacati e professionisti.

GIUSTA PRESA DI POSIZIONE – "Sostengo la posizione espressa dal presidente della Camera di Commercio di Milano Carlo Sangalli – ha fatto sapere Maroni – e abbiamo deciso di formulare insieme un documento, che, domani, in occasione dell’inaugurazione della Brebemi, consegnerò al presidente del Consiglio Matteo Renzi, per spiegargli l’esigenza di cambiare il decreto legge che penalizza il Sistema camerale, non fa risparmiare nulla e rischia di far ridurre i contributi alle imprese".

SISTEMA CHE FUNZIONA – Maroni inoltre ha voluto sottolineare come le Camere di Commercio in Lombardia rappresentino "un sistema che funziona egregiamente". "Da noi – ha detto – esiste un rapporto fra Regione e Camere di Commercio, che funziona benissimo e, insieme, riusciamo a portare avanti politiche concrete a sostegno del mondo delle imprese". "Credo così tanto al Sistema camerale – ha fatto notare – che in una importante iniziativa come il fondo da 10 milioni che abbiamo istituito per finanziare iniziative sul territorio in vista di Expo 2015, abbiamo preso come punto di riferimento proprio le Camere di Commercio".

"Stiamo dando attuazione con grande rapidità – ha spiegato l’assessore al Commercio, Turismo e
Terziario Mauro Parolini – a quanto chiesto dal Consiglio regionale. Su incarico del presidente Roberto Maroni, convocherò già per la prossima settimana il Tavolo lombardo per la Riforma
del Sistema camerale".
"L’obiettivo – ha proseguito Parolini – è quello di dare al Governo un contributo condiviso da tutti i soggetti partecipanti al Tavolo, elaborando un’idea di riforma che sia utile alle imprese. Partiamo dall’esperienza di una regione, la Lombardia, in cui le Camere di Commercio funzionano. Una riforma è necessaria, ma deve produrre il miglioramento del servizio, non la sua distruzione".

STRUMENTI INDISPENSABILI – "Consideriamo le Camere di Commercio – ha spiegato l’assessore alle Attività produttive, Ricerca e Innovazione Mario Melazzini – uno strumento indispensabile e insostituibile per il rapporto tra il territorio e il sistema delle istituzioni. Sono corpi intermedi fondamentali per la funzionalità del sistema. Stiamo lavorando in maniera concreta e
quotidiana con il Sistema camerale, attraverso gli Accordi di programma, gli Accordi di competitività previsti dalla legge ‘Impresa Lombardia’ e anche la riorganizzazione dei Confidi.
Quanto sta portando avanti il Governo sarebbe devastante per il sistema camerale con conseguenti ricadute negative sul sistema produttivo".
"Riformare gli Enti locali e le Camere di commercio – ha sottolineato il sottosegretario alle Riforme istituzionali, Enti locali, Sedi territoriali e Programmazione della Regione Lombardia Daniele Nava – non deve significare scardinare gli Enti locali stessi e indebolire il Sistema camerale, altrimenti a pagare saranno i cittadini e le imprese"

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 22 Luglio 2014
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