Cordì: “Tasse comunali, la proposta di Sel”

Riassumo di seguito la posizione di Sinistra Ecologia Libertà sul dibattito del prossimo Consiglio Comunale del 21 luglio in cui, oltre alla approvazione del Bilancio, verrà determinata la nuova imposta comunale TASI (tassa sui servizi indivisibili): • dopo l’ultima beffa del gennaio scorso (il pagamento residuale di una imposta dichiarata abolita) siamo ora alla farsa di una imposta spacciata per “nuova” ma che di fatto è una IMU mascherata, le modalità di calcolo dell’imposta sono infatti sostanzialmente uguali; • lo scorso 19 maggio a seguito dell’approvazione da parte del Consiglio Comunale di un mio specifico emendamento la delibera TASI era stata rinviata causa l’incertezza e la confusione ancora esistente a livello governativo sulla materia; • la Giunta Fontana ha stabilito di applicare per la TASI le aliquote massime previste senza utilizzare la leva delle differenzazioni e delle detrazioni consentiti dalla legge determinando così per la maggioranza dei contribuenti varesini un’imposta ancora più “costosa” e iniqua di quella formalmente abolita, mentre gli inquilini (prima esentati) saranno chiamati a pagare un “contributo” pari del 30% dell’imposta. Nel confermare il nostro giudizio negativo su tutta la vicenda IMU/TASI e su una politica fiscale piegata sull’emergenza e sulla necessità di far cassa e dunque caotica e iniqua, abbiamo tuttavia ritenuto necessario formulare degli “emendamenti correttivi” alla delibera di Giunta al fine di eliminare almeno le distorsioni più evidenti.

I TRE EMENDAMENTI
I tre emendamenti presentati possono essere così riassunti: 1) detrazione fissa di 100 euro per tutte le abitazioni principali con rendita catastale fino a 400 euro più 30 euro per ciascun figlio a carico; 2) detrazione fissa di 110 euro per tutte le abitazioni principali con rendita catastale fino a 500 euro più 50 euro per ciascun figlio a carico; 3) riduzione della quota a carico degli inquilini dal 30% al 10% (minimo di legge). Ovviamente le proposte preferite da SEL sono la 2) e 3), la 1) è presentata come ipotesi minima per verificare tra i consiglieri di maggioranza la disponibilità a modificare anche solo parzialmente la delibera di Giunta. Si sarebbe potuto fare di meglio applicando, ad esempio, le aliquote al minimo di legge, ma questa strada è preclusa dall’assenza di ruolo della Commissione Bilancio oltre che dai tempi e dalle modalità in cui si è costretti a operare. In questo contesto anche la formulazione delle “proposte correttive” è condizionata dal fatto che il minor gettito derivante dalla “correzione” deve essere “compensato” con un aggravio d’imposta per tutti i fabbricati diversi dalla abitazione principale.

LE TARIFFE
Tradotto in cifre significa che per rendere praticabile la proposta 1) ai fabbricati diversi dalla prima abitazione dovrà essere applicata una “maggiorazione” dello 0, 20 per mille che diventa, nel secondo caso, + 0,35 per mille. Oltre agli emendamenti sono stati presentati due ordini del giorno: 1) Odg sulla TASI finalizzato a rendere più agevole l’informazione e la gestione del rapporto con i contribuenti 2) Odg sulla Commissione Bilancio per definire un piano di attività adeguato alla complessità dei temi e alle rilevanti novità normative sulla materia di competenza e rilanciare il suo ruolo (conoscitivo e propositivo).