I primi abbonati alla Pallacanestro Varese? Luca e… Gianmarco
Il Poz "salta" la coda per acquistare una tessera ma il premio di più veloce va a un 30enne di Ferrera
Salta la fila, scherza con i presenti, finge di scarabocchiare una delle foto appese alle pareti (quella che ritrae il playmaker dei Roosters ’99 abbracciato a Meneghin) e alla fine si siede prima di tutti a fare l’abbonamento alla futura Pallacanestro Varese. Tranquilli, non è un maleducato intrufolatosi tra i tifosi in attesa del proprio turno, bensì Gianmarco Pozzecco che dopo una breve e insolitamente seria intervista (LEGGI QUI) si scatena.
Il Poz compila i moduli, paga un abbonamento di parterre (tessera vera: è per la fidanzata Tania ndr) e poi trasforma la sala “Gualco” del palazzetto nel suo palcoscenico di giornata: «É la prima volta che pago per vedermi» sottolinea sorridendo. E poi tira di nuovo fuori il portafoglio per “offrire” l’abbonamento al primo abbonato reale: il 30enne Luca Caraffa di Ferrera. «Sono in coda dalle 10,30 di questa mattina, ma sinceramente non mi aspettavo di essere il primo della fila» racconta il tifoso che ama seguire sia basket sia calcio e che sosterrà i biancorossi dalla Curva Nord.
«Ora però non fischiarmi» lo ammonisce scherzando Pozzecco che poi va ad abbracciare anche i primi della fila. Il secondo a tesserarsi (in galleria B) è Edoardo Scola, tornato ad abbonarsi negli ultimi anni dopo un periodo sabbatico seguito allo scudetto della Stella. Milanese, 49 anni, è circondato in famiglia dai tifosi dell’Olimpia che in questi giorni festeggiano il tricolore, e forse anche per questo la sua fede varesina è rafforzata. Il più giovane sul podio dei primi ad aderire alla campagna 2014 è infine Alessio Furiga, barbuto 22enne di Bardello che ha rinnovato il suo posto nel cuore più caldo del PalaWhirlpool e cioé la Curva Nord.
Come di consueto ai primi tre abbonati sono andati una serie di gadget della Pallacanestro Varese tra cui la maglietta “I’m back” che in queste settimane è già diventata un piccolo-grande caso di merchandising. «Il primo lotto si è volatilizzato, il secondo è quasi terminato – spiegano quasi increduli Luna Tovaglieri ed Elisa Fabris dell’ufficio marketing – Ora abbiamo mandato in stampa le magliette per la terza volta ma le richieste proseguono sia presso la società, sia con la vendita online. E il bello è che ne stiamo spedendo un po’ in tutta Italia». All’incirca quindi le t-shirt che celebrano il ritorno del Poz sono già indossate da 400 appassionati, numero destinato a salire e che dà l’idea delle potenzialità pubblicitarie (ogni maglia è venduta a 20 euro) che ha la presenza in panchina della “Mosca atomica”.
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