Il Comune di Cardano sarà parte civile contro Giuseppe Pegoraro
Dopo il pasticcio della prima udienza il comune e l’ex vice sindaco sono stati accettati come parti civili nel processo sulla morte di Laura Prati. La rabbia dell’avvocato di Pegoraro: “Partiti più interessati alla campagna elettorale che alla verità"
E’ stata accettata dal giudice Alessandro Chionna la costituzione come parte civile sia di Costantino Iametti che del Comune di Cardano al Campo nel processo contro Giuseppe Pegoraro per la morte di Laura Prati. Specialmente per quanto riguarda l’amministrazione comunale, aveva destato molto clamore l’assenza durante la prima udienza del processo e così nella seduta di martedì 1 luglio, poche ore prima dell’avvio delle commemorazioni per la morte della Sindaca, si è corso ai ripari. «Siamo contenti per essere stati accettati -spiega l’avvocato del comune, Giuseppe Candiani- ora leggeremo gli atti e poi faremo le nostre valutazioni». Soddisfazione è stata espressa anche dal legale di Costantino Iametti, Marco Bianchi, secondo il quale «si sono dette tante inesattezze sull’operato del mio assistito che in questi giorni ha sofferto molto; per fortuna il tempo rende giustizia».
Parole di fuoco vengono invece utilizzate da Maria Grazia Senaldi, l’avvocato di Giuseppe Pegoraro, che si è opposta alle due costituzioni. «La richiesta di Iametti è evidentemente fuori termine» ha detto l’avvocato prima di scagliarsi contro il comune: «Il Comune di Cardano al Campo, prima ancora che la signora Prati morisse, avrebbe dovuto interessarsi del fascicolo» in modo da «poter nominare propri consulenti che potessero intervenire nell’esecuzione dell’autopsia». Ma queste mancanze «fanno ritenere a questa difesa e a larga parte dell’opinione pubblica che il Comune di Cardano e tutti quei partiti che nel nome della signora Prati hanno condotto la propria campagna elettorale si siano mostrato più attenti al proprio interesse che ad approfondire le cause del decesso».
Adesso ci sono tre mesi e mezzo di tempo prima della prossima udienza del processo, fissata per il 21 ottobre. Durante questo tempo i periti nominati dal Tribunale effettueranno le proprie analisi in modo che alla ripresa del processo dovrebbe iniziare la fase dibattimentale. Si tratta del professore Mario Girola che si concentrerà sulla perizia psichiatrica di Pegoraro mentre Massimo Cristina si occuperà di uno degli aspetti più delicati della vicenda: capire se il decesso di Laura Prati è stato causato dal colpo di pistola o se sono state altre le cause.
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