L’ospedale di Gallarate perde utenti? L’allarme dei sindacati
Con un comunicato, le rappresentanze di base Nursing Up, Cisal Sanità e Adl accusano la direzione che si replica, numeri alla mano, lo stato di salute dei presidi
Dopo i recenti articoli e le lettere al direttore dei sindaci di Somma Lombardo e Angera e del
In questi giorni sono state riportate dalla stampa notizie riguardanti l’Azienda Ospedaliera di Gallarate in grado di suscitare qualche preoccupazione circa l’andamento della medesima che corre l’obbligo di correggere. Si è fatto intendere che la popolazione sta abbandonando l’ospedale in segno di sfiducia o insoddisfazione.
In realtà attualmente si assiste, in regione Lombardia in generale e in provincia di Varese in particolare, alla diminuzione del ricorso al ricovero ospedaliero (in proposito si vedano i dati pubblicati sul sito di ASL Varese – Osservatorio Epidemiologicohttp://www.asl.varese.it/files/informazioni-utili/Ricoveri%202013.pdf).
Non è un fenomeno cui va data una lettura negativa, al contrario è il risultato dello sforzo che il Sistema Sanitario Lombardo sta facendo in direzione di un appropriato utilizzo delle risorse, indirizzando al ricovero ospedaliero solo le persone che effettivamente hanno bisogno di cure intensive che non possono essere garantite in altro modo.
Nonostante questa tendenza ad un ricorso più oculato al ricovero ospedaliero, secondo i dati che periodicamente nel corso della gestione annuale ASL mette a disposizione delle aziende sanitarie, i ricoveri dell’Azienda Ospedaliera di Gallarate del primo quadrimestre 2014 mostrano un incremento del 2,5% rispetto al medesimo periodo 2013. Il che risulta anche essere l’unico dato di ricovero in aumento tra le AAOO Pubbliche operanti nel territorio di Varese.
La stessa tendenza dimostrano le prestazioni ambulatoriali (visite, esami di laboratorio, esami radiologici ecc.) che nell’anno 2013 sono aumentate del 2,5% (in assoluto 50.500 prestazioni in più) in confronto all’anno precedente.
Per avere il polso di quanto siano soddisfatti i cittadini dei servizi che vengono loro forniti tutte le aziende sanitarie della Regione Lombardia organizzano periodicamente una rilevazione statistica (customer satisfaction). Lo studio comporta la raccolta di molte migliaia di informazioni in modo da essere veramente rappresentativo dell’opinione degli utenti. I dati 2013 di soddisfazione dell’utenza per l’Azienda Ospedaliera di Gallarate hanno messo in evidenza un livello di gradimento molto elevato. Sulla scala di valori (da 1 a 7), le variabili “Complessivamente quanto è soddisfatta dell’esperienza di ricovero”, “Consiglierebbe ad altri questo ospedale” e “ritiene soddisfatte le aspettative che aveva al momento del ricovero” raggiungono un punteggio compreso fra 6,26 e 6,31 su un massimo di 7.
Un indicatore meno accurato, ma ugualmente utile, dello stesso fenomeno è dato dal progressivo calo dei reclami, delle richieste di risarcimento e dal progressivo aumento degli encomi rivolti ai nostri operatori negli ultimi due anni.
Alcuni sindacati aziendali, che rappresentano circa il 10% dei dipendenti non dirigenti, a supporto della tesi della cattiva gestione dell’Azienda denunciano lo scontento degli operatori causato dall’inerzia della stessa a dotarsi di personale in quantità adeguata alle necessità. Viene portato a dimostrazione dell’insufficiente dotazione di personale l’abnorme ricorso alle ore straordinarie e l’accumulo del credito dei dipendenti verso l’Aziend! a per il mancato pagamento delle medesime.
In realtà l’Azienda opera assunzioni nell’ambito di precisi vincoli forniti annualmente da Regione Lombardia, la quale negli ultimi tre anni ha consentito però all’Azienda di Gallarate di assumere con una maggiore, per quanto limitata, larghezza rispetto ad altre aziende e in proporzione alla dotazione dell’organico. Naturalmente l’Azienda ha sfruttato fino in fondo le opportunità avute.
Ma meglio di tutto parlano i dati. Negli anni 2011, 2012 e 2013 le ore straordinarie generate nell’anno ed andate a cumularsi alle precedenti sono state rispettivamente 35.000, 17.195 e 586, con un evide! nte progressiva soluzione del problema organizzativo corrente.
Azienda Ospedaliera
"S. Antonio Abate"
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