La procura indaga sui viaggi per Expo
L'attenzione dei magistrati bustocchi si sta concentrando, oltre che sulle assunzioni pilotate, anche sulla composizione delle delegazioni che hanno partecipato ai viaggi promozionali dell'evento nelle capitali mondiali
L’inchiesta della Procura di Busto Arsizio che ha coinvolto il presidente lombardo Roberto Maroni e il capo della sua segreteria Giacomo Ciriello, indagati per induzione indebita e, insieme al direttore di Eupolis Alberto Brugnoli, per turbativa di un bando della pubblica amministrazione, si allarga ai viaggi organizzati da Regione Lombardia e la società Expo 2015 chiamati World Expo Tour. Si tratta di spedizioni all’estero finalizzate a far conoscere l’evento espositivo che si svolgerà a Milano il prossimo anno, nelle principali capitali del mondo. Sotto la lente di ingrandimento del procuratore aggiunto Eugenio Fusco e del suo collega Pasquale Addesso sono finite le delegazioni che hanno accompagnato il presidente Maroni e il suo vice Mario Mantovani in alcune città come Barcellona, Berna, Berlino e Tokyo.
Gli inquirenti ci sono arrivati proprio attraverso l’analisi dei contratti stipulati su misura per le due fedelissime collaboratrici di Maroni, le cui assunzioni (Mara Carluccio ad Eupolis con un bando "su misura" e Maria Grazia Paturzo ad Expo) hanno fatto scattare gli ulteriori controlli. La Paturzo, in particolare, sarebbe stata assunta – come ribadito anche dalla stessa agenzia lanciata dal governatore lombardo – per gestire i rapporti tra Expo e Regione Lombardia.
Ad attirare l’attenzione dei magistrati, in particolare, sarebbe stato il viaggio organizzato per promuovere Expo a Tokyo che, però, sarebbe stato guidato dal vice-presidente e assessore alla sanità Mario Mantovani. Gli uffici di largo Giardino stanno cercando di capire se le delegazioni fossero "gonfiate" di persone la cui presenza non era strettamente necessaria. Nei giorni della tappa di Tokyo, sottolineano fonti vicine alla procura, Maroni era impegnato in un tour analogo a Berna. Proprio per questo durante la giornata di oggi sono state ascoltate cinque persone dai magistrati che stanno indagando tra le quali una segretaria della Regione e una collaboratrice del responsabile delle relazioni esterne di Expo Roberto Arditti.
Immediata giunge la replica di Regione Lombardia sulle spese contestate. Nel viaggio promozionale per l’Expo a Tokyo «la delegazione della Regione Lombardia (guidata dal vicepresidente Mario Mantovani) era composta solo da 4 persone compreso lo stesso Mantovani, e ha avuto un costo totale tutto compreso inferiore a 25mila euro: numero di partecipanti e costi infinitamente inferiori a qualunque altra missione svoltasi durante la cosiddetta Prima repubblica e anche negli anni più recenti. La missione è stata coordinata dal ministero degli Esteri»
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