La ribellione del liberty

"Cambia il modo di villeggiare – racconta la guida Silvia Sanvito – all’inizio del Novecento e Varese diventa una meta ambita perché piacevole e accogliente. Nascono così tre hotel importanti: Campo dei fiori, Palace e poi quello dove ora c’è Villa Recalcati. Due ore da Milano rendono la città accessibile. Il Palace nasce nel 1913 e i turisti arrivavano direttamente con la funicolare. La borghesia milanese arrivava in città anche per assistere agli spettacoli del teatro che anticipava il cartellone della Scala.

Il liberty varesino penetra il territorio e diventa più moderato. La pietra e il cemento vengono rielaborate come ribellione e negazione della tradizione. Insieme con questi il ferro battuto che viene modellato per avvolgersi agli altri materiali.  Il liberty era la ricerca della perfezione estetica che giocava con la geometria. Gli elementi floreali erano sempre esaltati e venivano inseriti in varie zone delle strutture.  Insieme all’hotel nacque il Kursal per rendere la vacanza più elitaria e sofisticata. Nel 1945 venne bombardata e rasa al suolo per errore volendo colpire la fabbrica sottostante".

La visita è poi proseguita all’interno del Palace, e la guida ha ripreso le riflessioni sul liberty. "C’è una continua presenza del tre, quasi a voler cercare il numero perfetto. La ricercatezza la si può notare anche dalle lampade e dalle geometrie delle strutture cercando di render dinamiche le linee".

Le scale, il salone e la terrazza che guarda al lago erano gli elementi che rendevano esclusivo l’hotel.

Stefania della Morandi tour, protagonista del progetto Liberty tour, in collaborazione con il Palace hotel ha poi presentato lo spettacolo "una gita a…vapore" con Silvia Sartorio, voce narrante, Silvia Zanardi, cantante e Chiara Nicora al pianoforte.

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