Lo Stato taglia 5 milioni, arriva la Tasi

Il Comune, per compensare la riduzione dei trasferimenti, applicherà la Tasi, fino ad oggi rimasta "congelata" per le incertezze

Una mazzata da cinque milioni di euro: è il taglio previsto nei trasferimenti dallo Stato Centrale al Comune di Gallarate. Un numero secco e tremendo, che cambia (e non di poco) i piani fatti dall’amministrazione comunale: «Lo Stato dimunisce i trasferimenti, dicendo che a fronte delle riduzioni si potrà applicare la Tasi» ha spiegato l’assessore al bilancio Alberto Lovazzano. In inverno Gallarate aveva approvato il bilancio (per sbloccare gli investimenti, con i ben 6 milioni di euro di manutenzioni e opere pubbliche derivate dall’incasso della vendita di Commerciale Gas) e l’amministrazione si era esposta con relativa prudenza: «Per ora la Tasi non si paga, vediamo come si muove il governo» era il messaggio che più o meno era venuto da Palazzo Borghi, che implicitamente riconosceva il timore di dover applicare la nuova tassa. Ora invece si deve intervenire: l’impatto dovrebbe essere inferiore a quello della vecchia Imu sulla prima casa (che, applicata a Gallarate, valeva più di 5 milioni). Per ora il consiglio comunale approva solo la Tariffa Rifiuti, ma il capitolo Tasi è dietro l’angolo. E le opposizioni su questo sono pronte a dare battaglia: lo hanno detto – con toni diversi – tanto la Lega Nord quanto Forza Italia, senza dimenticare Donato Lozito, che in consiglio comunale rappresenta il Nuovo Centro Destra (provvisoriamente, sostituendo Quintino Magarò di Orgoglio Gallaratese, sospeso dopo una condanna in appello). Sul capitolo tasse, che scalda molti consigli comunali, la battaglia sarà sicuramente rumorosa.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 17 Luglio 2014
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