Pd verso le primarie, senza i nomi di Vita e D’Adda
Parte la rincorsa alle elezioni comunali del 2016: il segretario cittadino Salvatore Vita esclude la sua corsa e quella della senatrice, ma pone alcune questioni ineludibili per il partito democratico
Il Pd di Busto Arsizio prende la rincorsa da lontano e parte per la corsa alla poltrona di sindaco della città che verrà assegnata con le elezioni del 2016. Con una nota firmata dal segretario cittadino Salvatore Vita si fa chiarezza sulle modalità che si vogliono perseguire, con le primarie in cima alle ipotesi. E con l’esclusione di due nomi dalla corsa, quelli dello stesso Vita e della senatrice Erica D’Adda
«Il 2016 è più vicino di quanto si possa immaginare guardando il calendario. Entro ill 2016 la nostra città tornerà al voto e finalmente si aprirà l’opportunità di produrre un cambiamento epocale capace di generare fatti positivi per tutti i cittadini di Busto. Da qui la necessità per il Pd di iniziare un percorso di riflessione attenta sulle cose da fare e sui programmi amministrativi da proporre per chiedere il consenso ai cittadini – spiega Vita -. Ma un percorso di tale genere non può non fare i conti con la necessità di individuare la persona giusta a cui affidare il ruolo di rappresentarci al meglio. Il pd dispone di una risorsa originale che può garantire la differenza tra il nostro percorso e quello dei nostri avversari politici e sulla quale vi è ampio consenso: le primarie. Le primarie per il nostro partito rappresentano da sempre l’elemento aggiuntivo che fa la differenza e il Pd di Busto Arsizio deve muoversi su questa linea. Personalmente – segnala il segretario cittadino del Pd Salvatore Vita – ho sempre sostenuto il processo democratico che le primarie sono capaci di generare, ed il vantaggio politico che possono produrre non va sottovalutato. Anzi occorre lavorare proprio in questa direzione per ottenere un risultato concreto. Una scelta nell’alveo di questo tipo di processo può offrire al candidato sindaco il vantaggio di iniziare a parlare a tutti i cittadini di Busto Arsizio con ampio anticipo e di avere il tempo necessario perché i nostri concittadini imparino a conoscerlo e ad apprezzarlo. Non sappiamo ancora chi saranno i candidati che si confronteranno per offrire alla città il miglior candidato che il Pd può esprimere, ma già oggi sappiamo che la senatrice Erica D’Adda e il segretario del circolo Salvatore Vita, per ragioni diverse, non saranno della partita. I due hanno in comune la passione politica e la convinzione che le primarie sono uno strumento formidabile. Fin dal 2005, all’epoca della prima edizione delle primarie, pretese ed ottenute da Romano Prodi, sono sempre stati in prima fila per sostenere la più ampia partecipazione a quella che ancora oggi può essere definita la più grande innovazione politica democratica di sempre nel panorama politico del dopoguerra e terreno in cui affondano le radici del Partito Democratico. Ecco perché appare importante avviare da subito un confronto serrato dentro e fuori dal partito sui temi e sugli obiettivi della campagna elettorale amministrativa del 2016. Venerdì 4 luglio – annuncia Salvatore Vita – abbiamo aperto una prima fase di riflessione che potrà offrire, prima della pausa estiva, gli stimoli necessari perché alla riapertura settembrina della stagione politica il partito sia pronto a giocarsi fino in fondo la sfida, anche con la società civile. Società civile che insieme al partito dovrà assolutamente essere protagonista di una nuova. Il Partito lavora da tempo alla definizione di un percorso politico nuovo. E’ proprio per questa ragione che il circolo ha scelto di aprire le proprie porte alla partecipazione di chiunque desidera portare il proprio contributo. A chi a gran voce chiede proposte politiche nuove ed in linea con la nuova stagione nazionale, la risposta che possiamo dare è di venire con fiducia a discutere con noi. Nel Pd a Busto Arsizio abbiamo le idee chiare ma chiunque vorrà farsi promotore di idee e contenuti, dentro e fuori dal partito, troverà una segreteria non solo capace di ascoltare, ma anche di tradurre in azione politica le proposte che arriveranno. Con uno sguardo alle novità introdotte dalla riforma Delrio che a settembre aprirà lo scenario per l’elezione del nuovo Presidente e del Consiglio Provinciale, la riflessione da aprire nel Partito sui temi del territorio, dovrà fare i conti anche con le vicende della città metropolitana e le opportunità che per Busto Arsizio potrebbero aprirsi per rendere concreto quel progetto territoriale dell’alto milanese da tempo inseguito ma mai pienamente compiuto. Un mese di luglio caldo non solo climaticamente ma anche per i temi politici da affrontare».
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