SEL Busto: “Serve un nuovo accordo per Sea Handling”

Riceviamo e pubblichiamo la posizione di Sinistra Ecologia e Libertà di Busto Arsizio sulla vicenda Sea Handling

Il risultato del referendum tra i lavoratori ha lanciato un messaggio molto chiaro a Sea, ai sindacati e agli azionisti.
I lavoratori chiedono che la salvaguardia dei posti di lavoro e il rilancio di Sea Handling venga fatto all’insegna dell’equità.
Il no al referendum non può in nessun modo tradursi in un tanto peggio tanto meglio, lasciando che la società passi alla liquidazione e al licenziamento dei circa 2200 lavoratori.
Oggi, con urgenza, si deve aprire il nuovo tavolo per migliorare l’accordo, per coinvolgere tutti i lavoratori nella stesura dello stesso.
La responsabilità del coinvolgimento è di tutti, non solo dei sindacati, ma anche della Società e delle forze politiche che vogliono contribuire alla soluzione migliore per tutti: lavoratori, Sea, ma anche per tutti i cittadini che necessitano di un servizio aeroportuale efficiente e solido.
La scorsa settimana Giuliano Pisapia affermava “Quando abbiamo dovuto scegliere se schierarci con i lavoratori o con la Commissione Europea, non abbiamo avuto dubbi. Siamo con i lavoratori e continueremo ad impegnarci per una soluzione compatibile, non accettando la sentenza di morte di Handling”. Per le stesse ragioni SEL chiede con forza che si stenda un nuovo accordo da sottoporre ai lavoratori che tenga presente della necessità di un intervento di riduzione dei costi anche dei dirigenti di Sea, così come gli stessi dirigenti hanno accettato volontariamente di fare.
Non solo, l’accordo deve migliorare le condizioni di ingaggio, riducendo al minimo l’impatto sui lavoratori, tenendo presente le innegabili necessità di aumento della produttività e di riduzione dei costi vivi.
Evidente la necessità di prevedere un intervento di organizzazione aziendale, oltre che di accordo sindacale.

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Risolvere entro il 22 luglio la partita Airport Handling, nel migliore tempo possibile è necessario, ma non sufficiente.
I lavoratori, gli operatori del settore e i cittadini lombardi devono sapere che SEL auspica che SEA Spa lavori alacremente, a fare, per un piano industriale e commerciale tale che garantisca uno sviluppo di Malpensa che sia anche compatibile con le giuste richieste di tutela dei territori circostanti, perché è evidente a tutti che l’emergenza si risolve con l’accordo, ma le garanzie occupazionali si possono affrontare solo con uno sviluppo aziendale sostenibile e duraturo, con uno sguardo lungo, anche oltre Expo 2015.
Scrivere un nuovo accordo, dunque, e collocarlo dentro al piano di sviluppo generale del sistema aereoportuale milanese e italiano.
SEL accoglie la richiesta di una azione politica volta a favorire il superamento, dal punto di vista normativo, degli aspetti che più preoccupano i lavoratori in vista dell’apertura della Società al mercato imposto dalla Comunità Europea.
Ma anche solleciterà il governo per un serio intervento sulla politica di trasporto nazionale che preservi e valorizzi quanto è già stato speso per la realizzazione dell’infrastruttura, che non può e non deve diventare una cattedrale nel deserto.