Semestre Europeo, Luca Parmitano, nominato “ambasciatore”
On line il sito in occasione dell'evento. Maroni: “Mi aspetto che l’Italia faccia valere il suo ruolo di protagonista nel Mediterraneo”
Online il sito dedicato alla presidenza italiana del consiglio dell’Ue, con le informazioni necessarie
e tutto ciò che c’è da sapere sull’evento. Solo ieri avevamo denunciato la scarna configurazione dell’homepage, unico elemento disponibile fino ad oggi. Ancora difficile da trovare sui maggiori motori di ricerca, il sito è ora disponibile all’indirizzo http://italia2014.eu/ in italiano, inglese e francese. L’homepage presenta una sezione news, con tre sottosezioni (comunicati, post e discorsi), due delle quali per ora vuote; calendario, con tutte le riunioni previste delle varie istituzioni dell’Unione europea per tutto il semestre; la presidenza e l’Ue, con tutte le informazioni su ciò che la presidenza rappresenta e ha rappresentato nella storia. In questa sezione è presente anche uno spazio dedicato al programma, non ancora illustrato ufficialmente (nel calendario la presentazione al Parlamento europeo è fissata a domani), e dunque vuoto. Si prosegue con sala stampa, contatti e accrediti.
Tra i vari post, interessante quello dedicato a Luca Parmitano, nominato “ambasciatore” di questo
semestre italiano, riuscito a diventare astronauta attraverso l’ESA (European Space Agency), che
riporta: “Luca è un esempio del talento e della competenza italiana nel mondo e rappresenta i valori positivi dell’europeismo che la Presidenza Italiana del Consiglio dell’Unione europea intende
promuovere e veicolare durante il Semestre.”
Intanto, anche il presidente della regione Lombardia Roberto Maroni si è espresso in merito al ruolo dell’Italia in questo semestre di presidenza, dicendo: “Mi aspetto che l’Italia faccia valere il suo ruolo di protagonista nel Mediterraneo”, in particolare, sui flussi migratori, su cui secondo il politico, “l’Unione europea, latita”.
La presidenza Italiana, sempre secondo Maroni, dovrà concentrarsi a “costringere” l’Ue ad agire su due punti: “…presidiare il Mediterraneo, facendo accordi con i Paesi dai quali gli immigrati partono, per prevenire gli sbarchi”, e “far passare il principio per il quale tutti gli stati Ue abbiano l’obbligo di farsi carico degli immigrati in arrivo, senza che questo peso ricada solo sull’Italia come avviene adesso”.
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