Sperimentazione riuscita: gli ambulatori rimarranno aperti di sera
Il Presidente della Lombardia Maroni ha inaugurato il nuovo reparto di medicina nucleare al Circolo. Ha parlato degli sforzi in atto e della necessità di cambiare la legge dello Stato che impedisce di assumere personale
«La Lombardia avrebbe i soldi per assumere personale negli ospedali, ma c’è una legge dello Stato che ce lo impedisce». Il Governatore Roberto Maroni, intervenuto all’inaugurazione del reparto di Medicina nucleare all’ospedale di Varese, ha parlato della sanità lombarda.
Lo “sviluppo del sistema”, contenuto nel libro bianco, e la volontà di mantenere il livello d’eccellenza lombardo sono state al centro del discorso del presidente: « Lo scorso anno abbiamo investito 650 milioni di euro per opere di ammodernamento. Quest’anno, ne aggiungiamo altri 256.000 di cui 16,5 destinati a Varese al Circolo e al Del Ponte». Al di là del percorso riformatore per avere una sanità che si faccia carico del bisogno, Maroni ha ricordato la battaglia vinta sui costi standard che permette a Regione Lombardia di recuperare importanti finanziamenti: « Nel 2013 abbiamo avuto 54 milioni in più grazie alla nostra politica di contenimento della spesa. Quest’anno la cifra si aggirerà su 800.000 milioni di euro, una cifra che abbiamo deciso di investire per eliminare il ticket farmaceutico agli anziani».
Tra le innovazioni positive che verranno confermate ci sono anche gli ambulatori aperti di domenica e di sera: « la sperimentazione attuata in 14 strutture ospedaliere – ha precisato Maroni – ha avuto una risposta soddisfacente. Complessivamente sono state richiesti 41.511 esami di cui 2254 a Varese. Il 62% di queste prestazioni si sono svolte di sera. Dei 1641 esami, il 72% è già stata erogata. Visti i risultati, l’iniziativa continuerà e dal primo settembre la estenderemo agli altri ospedali».
Il Governatore è, dunque, soddisfatto nonostante la legge dello Stato limiti le potenzialità lombarde: « Il problema è che la Lombardia ha attuato una politica di austerità in tempi antecedenti. Così oggi, la nostra bravura ci penalizza perché ci costringono a risparmiare su un sistema che è già ridotto all’osso. Girando negli ospedali, ho incontrato tanti medici e infermieri che conoscono benissimo la situazione. Sanno che la Regione può fare ben poco, per cui lavorano con grande impegno per garantire la nostra eccellenza»
E di eccellenza, questo pomeriggio, Roberto Maroni è stato testimone, inaugurando un reparto importante quale la medicina nucleare. Un ambito delicato per il tipo di esami chiamato a fare soprattutto in campo oncologico. Finalmente, dopo 7 anni di attesa il lascito Macecchini del 2004 ha potuto vedetela sua realizzazione con l’apertura della sala contenente la Per tac. A fare gli onori di casa la dottoressa Garancini che ha atteso pazientemente di poter occupare spazi adeguati al tipo di lavoro e, soprattutto, ai pazienti che vi transitano. Nei 2000 metri quadrati si faranno esami anche con le 5 gamma camere e poi radiofarmaci e indagini cliniche diagnostiche sulle cellule.
Accanto al primario il direttore generale Callisto Bravi che ha dato appuntamento a fine anno, quando anche il monoblocchino potrà finalmente entrare in funzione.
TAG ARTICOLO
La community di VareseNews
Loro ne fanno già parte
Ultimi commenti
Roberto Ganna su Elsa Fornero a Varese: “Abbiamo tolto futuro ai giovani. Ora dobbiamo restituirglielo”
Baffetta su Elsa Fornero a Varese: “Abbiamo tolto futuro ai giovani. Ora dobbiamo restituirglielo”
Fabrizio Tamborini su Elsa Fornero a Varese: “Abbiamo tolto futuro ai giovani. Ora dobbiamo restituirglielo”
Alessandro Zanzi su Elsa Fornero a Varese: “Abbiamo tolto futuro ai giovani. Ora dobbiamo restituirglielo”
Emanuele Zanetti su Motociclista di Ferno ucciso da un orso in Romania
GrandeFratello su Superate le 700 firme per la petizione sul recupero del Grand Hotel Campo dei Fiori di Varese
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.