Varese-Campo dei Fiori: Salviato si conferma re della regolarità

L'imprenditore varesino con la moglie si aggiudica la rievocazione storica disputata sulle strade della provincia a bordo di una A112 Abarth

Finisce nella bacheca di uno degli specialisti varesini più noti e vincenti la 23a edizione della Coppa dei Tre Laghi e Varese-Campo dei Fiori disputata con la formula della regolarità con auto d’epoca nello scorso fine settimana. Sul gradino più alto del podio sale infatti l’imprenditore Ezio Salviato, precisissimo nel suo percorso (solo 297 penalità su 70 prove cronometrate) a bordo di una A112 Abarth del 1972. Salviato, in coppia con la consorte Caterina Moglia, si è così confermato come uno dei migliori in questa disciplina affascinante, che permette di vedere ancora all’opera decine di vetture che hanno fatto la storia dell’automobilismo, ancora perfettamente funzionanti e tirate a lucido.

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(La A112 Abarth di Salviato-Moglia impegnata in piazza Montegrappa)

Nelle mani dei vincitori (profeti in patria come accadde ad altri driver come Leva, Crugnola, Contini, Damia e Redaelli) sono dunque finiti il Trofeo Paglini e la scultura voluta dagli organizzatori della VAMS (Varese Auto e Moto Storiche) e realizzata per l’occasione dall’artista Aldo Zuliani, consegnati durante la premiazione avvenuta alle Ville Ponti. Con Salviato e Moglia – portacolori del club Cmae Milano sul podio sono invece andati i bergamaschi Guido Barcella e Ombretta Ghidotti (Club Orobico) su una Porsche 356C del ’63 e i monzesi Corrado Minussi e Giuseppe Rizzo su una rara Zanussi Fontebasso MM dotata di un motore Lancia e a propria volta alfieri del Cmae Milano: con questi risultati la Squadra Corse ambrosiana ha vinto anche il titolo tra le scuderie precedendo la VAMS e la luganese SCRT.
Un tocco internazionale alla classifica finale è arrivato con il quarto equipaggio classificato, quello dei grigionesi Simon Muller e Denise Furrer: l’accoppiata proveniente da Coira ha fatto meglio (su un’antica Jaguar SS100 del ’38) del primo binomio con i colori della VAMS, quello formato da Maurizio Causo e Giancarlo Goffi a propria volta su A112 Abarth.
Come di consueto, e nonostante un clima che si ipotizzava peggiore, la Varese-Campo dei Fiori ha richiamato sul percorso un pubblico numeroso, che ha affollato in particolare i "check point" previsti in alcune località della provincia (da Barasso a Laveno, da Angera-Ranco a Ispra…) in cui le vetture sono sfilate a passo d’uomo o si sono addirittura fermate per una breve sosta.

(La vettura di Morcombe-Montalbetti nel match race di sabato sera in centro a Varese)

Suggestivo e partecipato anche l’evento del sabato sera, quando in pieno centro a Varese (con piazza Montegrappa vestita a festa) si è disputato il match race tra le vetture meglio piazzate fino a quel momento in classifica generale. Un confronto che è stato vinto dalla Porsche 911 di Gandolfo e Pedullà mentre la già citata Zanussi Fortebasso di Minussi ha trionfato nello speciale tabellone dedicato alle vetture costruite prima del ’45.
Tra gli 85 equipaggi iscritti non sono mancate altre premiazioni speciali: la Coppa delle Dame è finita nel piccolo abitacolo della MiniCooper di Gabriella Scarioni e Karen Grammi, il premio per i giovanissimi (Trofeo Regolink) è andato a Roberto Bossi, Caterina Leva e Luca Mazzalupi mentre Simon Muller – oltre che quarto assoluto – è stato premiato come pilota che ha interpretato meglio di tutti l’abbigliamento adeguato alla propria vettura, in questo caso sfoggiando vestiti anni Trenta.

Varese – Campo dei Fiori 2014 – Classifica finale
1) Ezio SALVIATO – Caterina MOGLIA (Autobianchi A 112 Abarth 58HP, 1972) 297, 55 penalità; 2) Guido Barcella – Ombretta Ghidotti (Porsche 356 C, 1963) 436,84; 3) Corrado Minussi – Giuseppe Rizzo (Zanussi Fontebasso MM, 1948) 476,5; 4) Simon Muller – Denise Furrer (Jaguar SS100, 1938) 487,14; 5) Maurizio Causo – Giancarlo Goffi (A112 Abarth, 1980) 522,00; 6) Bonfante – Bruno (A 112, 1972) 553,83; 7) Gudrum – Mazzalupi (Austin Healey MKIII, 1956) 620,88; 8) Bassani – Bassani (Abarth 750 GT Zagato, 1957) 653,11; 9) Crugnola – De Vitto (A 112 Abarth, 1973) 653,93; 10) Nardiello – Grassi (Triumph Tr3, 1957) 708,06.

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Pubblicato il 07 Luglio 2014
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